Arriva la stangata sui balneari. Quadruplicato il canone demaniale

Lo ha deciso la giunta regionale, suscitando una furiosa reazione

Stangata dalla Regione sui canoni demaniali

Stangata dalla Regione sui canoni demaniali

Viareggio, 21 ottobre 2015 -  NON AUMENTANO le tasse regionali. Previsti addirittura sconti e agevolazioni in montagna. Ma al mare, invece, è arrivata la stangata. L’unica imposta che la giunta regionale ha deciso addirittura di quadruplicare è quella sui canoni demaniali marittimi.

E ovviamente il provvedimento – che dovrà passare nei prossimi giorni dal consiglio regionale – ha lasciato di sasso la categoria. L’aumento riguarda non solo Viareggio e la Versilia, ovviamente, ma tutta la costa toscana, da cui la Regione conta di ricavare complessivamente 10,35 milioni contro i 2 milionie 750 mila del 2014.

«E’ una vigliaccata nei nostri confronti. In questo modo – ha tuonato il leader dei balneari viareggini, Carlo Monti – si mettono in ginocchio decine di imprese balneari che già soffrono i morsi della crisi».

Fino allo scorso anno il concessionario pagava un canone demaniale (al Comune, ma i soldi finivano poi direttamente allo Stato) più un 25% del canone alla Regione. Adesso questo 25% è stato portato al 100%, quindi la Regione prenderà la stessa cifra dello Stato. Facendo un esempio: l’anno scorso un bagno medio pagava 10 mila euro di concessione demaniale allo Stato più 2.500 euro alla Regione. Il prossimo anno, se il provvedimento viene ratificato dal Consiglio regionale, pagherà 10 mila euro allo Stato e altri 10 mila alla Regione. Un salasso.

«Il problema – spiega Monti – nasce da una cattiva informazione e da una non conoscenza da parte dei componenti della giunta regionale. Si pensa cioé erroneamente che i balneari paghino poco di canone demaniale. Ora il canone può essere anche rivedibile, ma non in questi termini, perché non si tiene conto che un balneare paga l’Iva al 22%, paga poi Imu, Tasi e in più ha le spese del personale e i costi di gestione. Il 16 novembre c’è la scadenza dell’Iva e so già che tanti balneari non ce la faranno a pagare. Non perché non vogliono, ma perché non possono materialmente. Chiederanno una rateizzazione o un rinvio».

Per Monti la stangata sul canone demaniale «rischia di far fallire diverse imprese e di far chiudere delle attività storiche a Viareggio e non solo». Secondo il presidente dei balneari viareggini l’incremento del canone nasce anche dal fatto che la stagione estiva è andata particolarmente bene. «Ma forse – precisa Carlo Monti – solo da un punto di vista del meteo e delle presenze in città. Non certo per gli incassi dell’ombrellone. Per venire incontro alla clientela, abbiamo abbassato i prezzi e proposto forti sconti. E, nonostante questo, dati i tempi, qualcuno non paga».

Insomma, per Carlo Monti, il limone-balneare è già stato spremuto a sufficienza «e adesso – conclude – ci sentiamo pugnalati alle spalle».