Caso Mallegni: "Un attacco alla democrazia, peggio del Congo"

Dure reazioni di Mallegni e del suo legale Guerra alla sospensione dall’incarico

Massimo Mallegni riceve la fascia di sindaco dopo il ballottaggio

Massimo Mallegni riceve la fascia di sindaco dopo il ballottaggio

Pietrasanta (Lucca), 4 luglio 2015 - Gli effetti della legge Severino si abbattono sull’appena eletto sindaco Massimo Mallegni: il prefetto Giovanna Cagliostro ha infatti emesso un provvedimento di sospensione nei suoi confronti, notificandolo al diretto interessato ieri verso le 16. Le motivazioni riguardano il reato di abuso d’ufficio, uno dei tre capi d’imputazione rimasti in piedi dopo che il primo cittadino nel 2012 è stato assolto per 48 reati su 51. Nonostante siano già tutti prescritti, Mallegni e il suo legale, l’avvocato Sandro Guerra, avevano fatto ricorso in appello, con la data fissata per lo scorso 30 giugno ma poi rimandata di un anno, al 17 giugno 2016. Una concomitanza che fa dubitare, e neanche poco, l’avvocato Guerra, il quale lunedì mattina depositerà al Tribunale di Firenze un decreto cautelare urgente chiedendo la sospensione del provvedimento, che potrà avere una durata massima di 18 mesi.

"Come mai l’udienza è stata rinviata di un anno – dice Guerra – e dopo poche settimane, guarda caso, arriva la sospensione del prefetto? Il lettore tragga le sue conclusioni, dico solo che se Mallegni fosse stato processato il 30 giugno, udienza già calendarizzata, questo provvedimento non sarebbe mai stato adottato: sia in caso di prescrizione, che era la peggiore delle ipotesi, che di proscioglimento". Guerra affonda il colpo citando i casi De Luca e De Magistris: "Con loro l’efficacia del provvedimento è stata sospesa, ma con Mallegni c’è qualcosa di più ‘eccentrico’. E’ stato inventato un caso che la Severino non prevede: Mallegni è stato condannato quando non era più sindaco e per reati andati in prescrizione. La volontà dei cittadini non conta più: siamo al terzo presidente del Consiglio non votato dai cittadini e ora si leva anche un sindaco appena eletto democraticamente".

Considerazioni che Mallegni fa sue, rincarando la dose. "Questo è un attacco alla democrazia – taglia corto – altro che Congo o Camerun: siamo messi peggio. Viviamo in uno stato di democrazia apparente. Guardate come hanno fatto fuori Berlusconi, come sono stati ‘eletti’ gli ultimi premier. Io sono stato rieletto a furor di popolo, ma il sistema è più forte del popolo e del suo voto. Non mi interessa se ritirano il provvedimento martedì o mercoledì, è il principio che non funziona. Ho già pagato abbastanza – conclude – e a questo punto mi sento un perseguitato: non credo di meritare tutto questo". In attesa dell’esito della richiesta di sospensiva, il vice sindaco Daniele Mazzoni diventa automaticamente primo cittadino.

Daniele Masseglia