Piagentini strega la platea di Cannes: "Io quella notte maledetta ero lì..."

Commozione mentre ritira il Global Short per ‘Ovunque proteggi’

Marco Piagentini in smoking con Daniela Rombi e Luigi Martella, coautore del corto

Marco Piagentini in smoking con Daniela Rombi e Luigi Martella, coautore del corto

Viareggio, 23 maggio 2016 - «IO QUELLA sera ero lì...». Sono bastate queste poche, semplici parole per consentire a Marco Piagentini di catturare l’attenzione della platea internazionale dell’hotel Intercontinental Carlton di Cannes e per far calare il silenzio assoluto nella cena di gala organizzata nell’ambito del Festival del cinema. Il pubblico aveva da poco visto e applaudito «Ovunque proteggi» il documentario capolavoro di Massimo Bondielli e Luigi Martella in cui Marco, insieme a Daniela Rombi, recita da attore protagonista. Un corto premiato come miglior documentario al Global Short Film Awards di New York.

Massimo Bondielli e Marco Piagentini, entrambi con un inappuntabile smoking, lo hanno ritirato sabato sera a Cannes e, nell’occasione, Marco ha potuto parlare per poco più di un minuto. Tutti col fiato sospeso a sentire le sue parole: «Io quella sera ero lì – ha esordito – e qui rappresento 32 persone scomparse per negligenza, imperizia e incuria dei massimi livelli delle Ferrovie dello Stato. Quello che avete visto è che 32 persone innocenti sono state portate via dal fuoco nelle loro case. Noi siamo gli ambasciatori di queste 32 vittime che non avevano mai girato il mondo ma che adesso cerchiamo di far conoscere al mondo».

UNA SALA che è rimasta in silenzio in attesa della traduzione in inglese e che si è poi lasciata andare in un lungo applauso. Non è facile per Marco – come mai lo era stato per Daniela Rombi – mettere in piazza i suoi sentimenti, le sue emozioni. Mentre percorreva il Red Carpet, le immagini di sua moglie e dei suoi due figlioletti, gli saranno rimbombate mille volte nella testa, proprio come raffigurato nel cortometraggio. «Per noi non è una gita di piacere. Ogni volta facciamo violenza a noi stessi – ha detto ieri Marco al rientro in Italia – E’ una fatica mentale terribile. Eravamo in un luogo che non ci appartiene, ma avevamo di fronte una platea di oltre 200 persone arrivate da tutto il mondo. L’importante per noi era rappresentare il nostro messaggio di ricerca di verità e giustizia. E’ un cammino che abbiamo intrapreso e continueremo a portare avanti».

‘Ovunque proteggi’ è difatti l’embrione narrativo del lungometraggio ‘Il sole sulla pelle’, un docu-film sulla strage del 29 giugno 2009, le cui riprese sono già cominciate sempre con la regia di Massimo Bondielli.