Chiude il Burger King in Passeggiata. Già partite tredici lettere di licenziamento

La società raggiunta da uno sfratto esecutivo. Oggi sciopero e presidio davanti al fast food

Il Burger King in passeggiata a Viareggio

Il Burger King in passeggiata a Viareggio

Viareggio (Lucca), 26 settembre 2015 - Nemmeno una settimana, e la situazione è precipitata. Martedì un cartello all’interno del locale annunciava al personale la convocazione di una riunione urgentissima per l’indomani; mercoledì i soci della Sky Food Viareggio (con sede legale a Prato) che gestisce in franchising Burger King hanno comunicata la chiusura del punto vendita in Passeggiata, giovedì sono arrivate per raccomandata le 13 lettere di licenziamento per i dipendenti. Il 14 ottobre il ‘Re dei panini’ abdicherà, e chiuderà i battenti della sede dell’ex Turitalia dopo appena 4 anni.

"Un fulmine a ciel sereno – tuona Daniela Ricchetti, funzionaria della Filcams Cgil – Per un anno i 13 lavoratori hanno fatto sacrifici, attendendo le spettanze che spesso sono arrivate in ritardo. Noi, come sindacato, abbiamo aperto una trattativa con l’azienda. Sembrava che dopo qualche difficoltà fosse stata trovata una strada. Un possibile trasferimento dell’attività in un’altra sede". Tutto infranto con una raccomandata; per questo la Filcams ha organizzato per stasera dalle 17 alle 20 uno sciopero con presidio di fronte all’ingresso del fast food.

All’origine della chiusura per "cessazione di attività" ci sarebbero delle difficoltà economiche e di sostenibilità. "Da quello che sappiamo – prosegue la sindacalista – la società è stata raggiunta da una notifica di sfratto esecutivo». Ammonterebbe a 14mila euro al mese l’affitto del fondo, "una spesa non sostenibile a fronte delle entrate. Pare inoltre che la casa madre di Burger King, dunque la società centrale – aggiunge ancora – non abbia accolto né un eventuale trasferimento e neppure un passaggio ad eventuali nuovi interlocutori".

Da qui la decisioni della Ski Food Viareggio di chiudere, e licenziare. Con l’impegno, a voce ma non ratificato, che per una nuova ed eventuale apertura la società avrebbe attinto dai suoi ex dipendenti. «Quello che ci lascia davvero senza parole è che in tutto questo tempo potevano essere trovate delle soluzione – allarga le braccia la sindacalista – , il ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori ma anche tentare anche la ricontrattazione del canone mensile per sventare la chiusura».

Adesso la priorità del sindacato è proprio quella di garantire un futuro occupazionale ai 13 – per lo più giovani – lavoratori che tra tre settimane si troveranno disoccupati. «Se a Burger King subentrerà una nuova attività chiederemo all’amministrazione viareggina che faccia il possibile affinché il personale venga ricollocato nella nuova realtà». Si mormora dell’interesse del colosso Zara Home, di accessori per la casa, per il fondo del bar Odeon e appunto dell’ex Turitalia. La stessa rischiesta verrà rivolta dalla Filcams all’amministrazione di Pietrasanta. E’ infatti confermata la notizia di una prossima apertura di un punto vendita Burger King sulla via Aurelia a Pietrasanta, tra l’Aci e il supermercato Conad, in uno stabile in via di ristrutturazione.

"Parleremo con il sindaco Massimo Mallegni e con la giunta – prosegue Ricchetti –. La politica, che ha l’onere e l’onore di tutelare i cittadini, deve assolutamente mettere becco in queste . L’arrivo delle multinazionali deve essere subordinato a garanzie precise. Per prima cosa il rispetto dei lavoratori".

Martina Del Chicca