Riapre il bagno Principino ma senza bar e piscina

A lavoro le coop che hanno salvato la stagione

Il Principino si prepara alla sua nuova avventura

Il Principino si prepara alla sua nuova avventura

Viareggio, 18 giugno 2016 - Vedere gli ombrelloni del bagno Principe di Piemonte montati e aperti, dopo tutte le vicissitudini di quest’inverno, è già un bel risultato. Merito del lavoro di concerto tra la Cooperativa “Il Girasole” e le sezioni di Lido di Camaiore e Torre del Lago della Misericordia, che oltre a permettere di mantenere la concessione demaniale (scongiurando una svalutazione dei locali), nel breve tempo a loro disposizione – il contratto d’affitto d’azienda è stato firmato il 14 maggio – hanno rimesso in funzione le attrezzature ereditate e gli ambienti. Non tutti, però: soltanto l’arenile e parte delle cabine (quelle al piano terra). Restano esclusi dalla gestione il bar, il ristorante e la piscina, per la quale sono previsti interventi minimi di sanificazione per evitare la stagnazione delle acque. Troppo esosi i costi per farla ripartire a pieno regime. Nel frattempo, si attende una risposta (prevista entro fine mese) alla richiesta di poter gestire anche il tratto di spiaggia libera di fronte a piazza Maria Luisa.

È chiaro che una partenza ad handicap di questo tipo abbia eroso le potenzialità dello stabilimento: la maggior parte dei clienti stagionali, ad esempio, avevano già trovato un’altra sistemazione quando hanno saputo che il bagno avrebbe aperto i battenti. Restano, comunque, alcuni margini di recupero. Dal punto di vista occupazionale, la nuova gestione non potrà permettersi il numero di dipendenti assunti negli anni scorsi, ma Marco Salvatori, presidenta della cooperativa, assicura che a pieno regime i ci saranno otto o nove assunzioni e alcuni dei contratti sono già stati firmati. Oltre a quello della resposabile della gestione, Roberta De Santi, in organico ci sono cinque bagnini (uno dei quali ereditato dalla precedente gestione) che a breve saranno seguiti da due, forse tre addetti alle pulizie. Al personale fisso si aggiungeranno alcuni migranti ospitati da Massarosa e Camaiore che saranno impiegati a rotazione. Il recupero di clienti (e dei costi: 25mila euro per l’affitto più le spese di gestione) passerà anche da un abbassamento delle tariffe che, nel complesso, si avvicina ad un buon 50%. Inoltre, ci saranno sconti per i volontari delle Misericordie e per i disabili.

«Il nostro obiettivo non è massimizzare i profitti – spiega Claudia Barsanti, dirigente della cooperativa e segretario istituzionale della Misericordia di Lido – ma cercare di arrivare al pareggio. Gli eventuali utili verranno sfruttati per acquistare un mezzo attrezzato per disabili». E i gestori non si tirano indietro di fronte alla possibilità di avviare altre iniziative: «Invitiamo le altre cooperative e le associazioni di volontariato ad avanzare delle proposte – continua Barsanti –; abbiamo un sacco di spazio inutilizzato che mettiamo in disponibilità».