Bacio gay, avviso di garanzia a un uomo: "Disturbo alla quiete pubblica"

Il caso di Perugia, attivista indagato: "Chiediamo di trascrivere le nozze"

Il bacio di Stefano Bucaioni col compgano

Il bacio di Stefano Bucaioni col compgano

Perugia, 8 ottobre 2014 - INDAGATO. Indagato — dice lui — per un bacio (nella foto). Un bacio-gay tra compagni che ora sono sposati. E’ la vicenda di Stefano Bucaioni e di Antonio. Un avviso di garanzia che arriva nel giorno in cui il ministro Angelino Alfano ‘ordina’ ai Prefetti di cancellare dai registri comunali la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, celebrati all’estero. Una circolare che si è trasformata in poche ore in una polemica aspra. Con sindaci pronti a dire no al Ministro.

In Comune a Perugia non ci sarebbero trascrizioni. «Ancora a Perugia non è possibile e non conosco situazioni di trascrizioni di unioni. Ma si tratta di una volontà politica. Sono i sindaci, come è accaduto in città, direi più illuminate come Bologna, a ordinare ai funzionari di stato civile di trascrivere i matrimoni tra le persone dello stesso sesso, altrimenti all’anagrafe ti rispondono che non possono farlo perchè viola l’ordine pubblico. Noi — spiega Bucaioni, attivista di Omphalos-Arcigay — stiamo aspettando i documenti dal Regno Unito, dopo che il 4 settembre ci siamo sposati a Londra e allora chiederemo la trascrizione del nostro matrimonio. E’ un gesto simbolico anche se sappiamo che non avrà effetti civili».

MA CIÒ che proprio non va giù a Bucaioni è essere stato incriminato — sostiene — per il bacio-choc in centro durante una delle manifestazioni delle Sentinelle in piedi (che manifestano proprio in favore di famiglie basate sull’unione tra uomo e donna ndr) del 29 marzo scorso. «Mi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini per disturbo della quiete pubblica», racconta. Ma nell’imputazione si parla del bacio? «No, sarà nelle altre carte che il nostro avvocato dovrà chiedere in procura ma io lo so cosa è successo quel giorno». E cosa è successo? «Le Sentinelle in piedi stavano manifestando e io e il mio attuale marito Antonio ci siamo baciati. Non pensavo fosse vietato».

E cosa è accaduto? «Un poliziotto mi si è avvicinato e mi ha chiesto i documenti... dopo pochi mesi l’avviso di conclusione delle indagini per disturbo della quiete pubblica...». L’amarezza viaggia veloce su Facebook dove Stefano posta: «Secondo il Ministro degli Interni il matrimonio con il mio compagno non è conforme alla legge italiana Secondo la Procura della Repubblica il bacio con mio marito durante la manifestazione delle Sentinelle in Piedi è disturbo della quiete pubblica. Insomma, il nostro amore è illegale, le nostre famiglie sono illegali, addirittura i nostri baci sono illegali....Ma in giornate come questa le risposte sono fin troppo chiare. Vi seppelliremo di amore e di baci».