Masterchef 7, Giovanna protagonista assoluta. Brilla, cade e si rialza

La maestra di Deruta inizia con una vittoria, poi sbaglia strategia e infine in Norvegia annuncia il ritiro. Barbieri la convince a restare e lei si salva

Giovanna Rosanio a Masterchef

Giovanna Rosanio a Masterchef

Perugia, 19 gennaio 2018 - Protagonista assoluta della nona e della decima puntata di Masterchef 7, Giovanna Rosanio, la maestra d'asilo 50enne di Deruta. Nel bene e nel male. E' partita alla grande, poi la sua strategia è caduta miseramente nel vuoto, infine nell'esterna ha continuato a sprofondare fino ad arrivare a un passo dall'addio, ma con un colpo di coda si è rialzata ed è tornata magistralmente in sella.

Due puntate davvero singolari, quelle del talent cooking show di Sky, con la decima, quella in esterna, davvero epica e massacrante: una trasferta in Norvegia con 18 ore consecutive di prove per i cuochi aspiranti chef. Ma prima i quattro giudici - gli chef Antonino Cannavacciuolo, Antonia Klugmann, Bruno Barbieri e lo scatenato Joe Bastianich - hanno sottoposto i superstiti alle prove della mystery box e dell'invention test.

Prima la mystery box con ingredienti apparentemente semplici: agnello, yogurt magro, cozze verdi, melanzane, fagiolini, zucca, spinaci, zenzero, pane toscano e mela. Il problema è che, oltre che per i giudici, i concorrenti dovevano preparare con gli avanzi una ciotola per i loro cani, sperando nel loro gradimento. Giovanna presenta il piatto "Per me e per te": cozze verdi gratinate con involtini di fagiolini e melanzana su salsa di zucca e yogurt. E vince la prova guadagnando un vantaggio enorme: può scegliere quale piatyto preparare nell'invention test fra i tre portati da Valerio, il vincitore della scorsa edizione, che ha proposto tre grandissimi piatti di elevata complessità tecnica. Un risotto di pesce che lui stesso definisce il più difficile (con fondo di pesce mantecato con burro e crostacei e sciabu sciabu di seppia), cappelletti di granchio e gamberi serviti su una bisque che sarà fatale a molti e infine anatra con vongole e cranberry, quest'ultimo considerato dai concorrenti il più difficile. Giovanna ha un altro grande vantaggio: può assegnare a ciascun concorrente il piatto da preparare ma la pressione le fa compierte scelte sbagliate e così prende per sé i cappelletti cercando di assegnare agli altri piatti che possano metterli in difficoltà. Ma in realtà molti saranno esaltati proprio dalle sue scelte e così non solo Giovanna non convince i giudici, ma soprattutto mette in luce proprio chi sperava di mandare in crisi. Alla fine viene eliminato il cagliaritano Stefano.

Ma è solo l'inizio della crisi per l'umbra Giovanna: la prova esterna si svolge in Norvegia, nel paradiso sul mare delle isole Lofoten. Qui regna lo stoccafisso, il mare è incredibilmente pescoso. Sembra una gita ma per i cuochi sarà un inferno: complice il sole di mezzanotte, la prova durerà 18 ore filate. Si comincia al mattino presto con le brigate costrette a salire sui pescherecci per procurarsi il pesce. Dopo la faticata, tutti ai fornelli per cucinare la zuppa di pesce locale servita con il pane tipico: a tavola ci sono i pescatori stessi e vanno convinti con un piatto che conoscono bene mentre i cuochi italiani non hanno mai preparato questa fiskesuppe... Per Giovanna è dura: già finisce nella terza brigata, la blu, quella degli "scartati" dai capitani delle altre due brigate, cioè Manuela e Marianna, poi vede la sua brigata fallire miseramente: Italo, il pilota marchigiano 74enne, rovina tutto salando troppo la zuppa e così i blu perdono.

Restano in gioco i rossi e i gialli che possono ripescare i concorrenti blu (tranne Italo): Giovanna viene scelta da Davide nella brigata gialla per il secondo turno, servire cioè le tipiche tortine di pesce con salsa alle mogli dei pescatori. E qui c'è il disastro: nemmeno una preferenza per i gialli dove milita Giovanna, stravincono i rossi. Giovanna si lamenta: le polpette si disfano, l'impasto non è stato preparato adeguatamente, ma anche a lei viene imputato di non aver messo il burro in padella con il rischio di bruciare tutto.

Giovanna e gli altri finiscono così insieme a Italo al pressure test. Sono stanchi, sfiniti dopo tante ore a pescare e cucinare in un clima gelido. La prima prova del pressure test è sfiancante: stoccafissi da sfilettare a ripetizione, vince chi ne fa di più e meglio. Servono forza e tecnica e Giovanna - molto stanca - non fa un gran lavoro. Non si salva e deve affrontare la seconda e ultima prova: qui non ci sono appelli chi perde esce. Ebbene, quando viene detto ai cuochi di preparare gli stoccafissi che hanno sfilettato poco prima, Giovanna clamorosamente dice che non ce la fa più, comincia a togliersi il grembiule nero e annuncia che si vuoel ritirare. Tocca allo chef Barbieri, con toni affettuosi e paterni, convincerla a rimanere. Molti concorrenti invece taccioni: da molti di loro neanche una parola di sostegno per la maestra di Deruta. Lei però resiste e ritrova le forze, comincia a impastare e prepara un gran piatto ("Fame a mezzanotte") tanto che Cannavacciuolo le dice: "Dovresti cucinare più spesso a mezzanotte". Lei che dice di andare a letto alle otto e mezzo... Alla fine Giovanna si salva, mentre Michele deve uscire. Giovedì prossimo si ricomincia.