Giovanni Guidi: «Io, il jazz e i miei amici africani a Norcia per i terremotati»

Nell’anteprima di Umbria Jazz, il pianista folignate e i rifugiati di Gambia, Senegal e Mali

Il pianista jazz folignate Giovanni Guidi

Il pianista jazz folignate Giovanni Guidi

Foligno, 18 giugno 2017- Solidarietà & integrazione, vera. Succede a Norcia dove Umbria Jazz ha organizzato come anteprima del Festival dei concerti gratuiti il primo e 2 luglio. Tra i protagonisti ci saranno i «Gam Scorpions», un’insolita band in cui musica, amicizia e integrazione si intrecciano in un fantastico mix che vale la pena sottolineare. Il gruppo infatti è il frutto dell’incontro tra rifugiati e richiedenti asilo africani (Gambia, Senegal, Mali) ed il pianista jazz Giovanni Guidi, uno dei giovani talenti della scena europea (suo il disco «Ida Lupino» che ha vinto il referendum della critica italiana come miglior album del 2016). Guidi è di Foligno, dove i ragazzi africani sono arrivati, presi in carico dalla Caritas locale, dopo il solito drammatico viaggio attraverso il deserto, la Libia ed il Mediterraneo, fino a Pantelleria. È nata tra loro e Guidi un’amicizia, cementata da serate che spesso si concludevano con i migranti che cantavano le canzoni dell’ Africa occidentale. Da qui l’idea dell’artista folignate di costruire una band elettrica (in cui usa il Rhodes, non il pianoforte) per creare un sound fortemente ritmico e ballabile in cui si incrociassero jazz e musica africana.

«Il risultato è stato straordinario – dice Guidi –. Tutto è partito dall’amicizia. Guardavamo insieme le partire del campionato di calcio a casa mia. Peccato siano quasi tutti juventini e per me che sono romanista insomma.... – scherza l’artista –. Ascoltare le loro storie difficili, perchè sono tutti ragazzi che sono stati costretti a partire dai propri Paesi dove hanno lasciato gli affetti più cari, in alcuni casi anche dei figli, mi ha spinto a cercare di fare qualcosa. Io sono un pianista, ho pensato alla musica. La cosa bellissima è che il ritmo loro ce l’hanno nel dna, come tutti noi del resto, ma per ballare e cantare non hanno bisogno di un luogo preciso, un locale, una discoteca. Per loro l’aggregazione può avvenire ovunque».

Vi siete già esibiti?

«Sì. Lo scorso 25 aprile a Foligno. Ovviamente il repertorio è un jazz soft tra il popolare e il ballabile. Io suono, loro cantano e si muovono in modo molto spontaneo. Il loro coinvolgente spirito tribale, che arriva dall’anima ».

Sono emozionati di salire sul palco a Norcia?

«Sono felici di poter contribuire a sollevare quanto meno l’umore di chi, come loro anche se per ragioni diverse, vive momenti di grande difficoltà. Del terremoto, che in Africa non hanno mai sentito, hanno comunque una gran paura. Lo confessano candidamente».

Farete anche altri eventi?

«Non lo sappiamo. Di sicuro la nostra amicizia va avanti. Io li frequento al di fuori di questi progetti. Quando non sono fuori per concerti, ci ritroviamo tutti con un gruppo di altri ragazzi folignati. Parliamo, cuciniamo, anche piatti africani e ci scambiamo sogni e progetti. Loro? Vorrebbero un lavoro per guadagnare qualcosa e poter tornare un giorno nel loro Paese. L’integrazione? Così è possibile...». Oltre ai Gam Scoprions con Guidi la sera del 2 luglio sul palco davanti alla basilica di San Benedetto ,saliranno anche i Funk Off e The Brand New Heavies. La sera prima, l’1 luglio, sarà di scena Renzo Arbore con l’Orchestra italiana. Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.

Donatella Miliani