Magistratura in lutto per la morte di Dario Razzi

Aveva 69 anni. Già sostituto procuratore, attualmente era procuratore generale facente funzioni

Dario Razzi

Dario Razzi

Perugia, 15 ottobre 2020 - E’ morto mercoledì sera nella sua casa di Perugia Dario Razzi, 69 anni, magistrato, attuale procuratore generale facente funzioni. Razzi, già sostituto procuratore della Repubblica di Perugia, con delega alla Direzione distrettuale antimafia, è stato per anni in prima linea occupandosi di indagini delicate a cominciare dall’affaire Federconsorzi sulla cessione dei beni dei Consorzi agrario, caso per il quale venne sentito anche dall’apposita Commissione parlamentare di inchiesta, ma il magistrato istruì un processo anche su un traffico di armi internazionale che coinvolse Paesi esteri, come la Libia. Sue le prime indagini sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto locale e, in particolare sul clan Facchineri. Attento alle dinamiche criminali fu Razzi a indagare - tra l’altro - sull’anomalo aumento dei morti per overdose  che, a fine anni ’90, costarono a Perugia il triste appellativo di ‘capitale della droga’. 

Da sostituto procuratore generale aveva chiesto l’assoluzione di Hashi Omar Hassan nell’ambito del processo di revisione, celebrato a Perugia, per l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi e del cineoperatore Miran Hrovatin. ”Se è vero che Hassan è stato condannato dobbiamo avere anche il coraggio di ammettere che possa essere innocente" aveva detto il magistrato ai giudici della Corte d’Appello nel corso della sua requisitoria. 

Solo uno dei tanti processi in cui aveva rappresentato la pubblica accusa con equilibrio e rigore. 

Dal giorno del pensionamento del procuratore generale Fausto Cardella, il 25 maggio scorso, in piena emergenza Covid, Razzi aveva assunto le redini della procura generale di Perugia, restando al servizio della giustizia, fino all’ultimo, nonostante la malattia che lo aveva colpito negli ultimi anni.