Scontri al corteo Ast (Ansa)
Terni, 3 novembre 2014 - La puntata di domenica 2 novembre di "Gazebo", programma della seconda serata di Rai3 condotto da Zoro, al secolo Diego Bianchi, scrive la parola fine sulle responsabilità degli scontri avvenuti a Roma il 29 ottobre scorso tra gli operai dell'Acciai Speciali Terni e le forze dell'ordine. I lavoratori dell'Ast erano arrivati nella Capitale in 600 per un sit-in autorizzato sotto all'ambasciata della Repubblica Federale di Germania. Tutto era filato via liscio fino a quando i manifestanti non decidono di spostarsi da piazza Indipendenza al ministero dello Sviluppo Economico dove era in corso un incontro tra il ministro Federica Guidi e l'amministratore delegato dell'Ast, Lucia Morselli.
Le immagini di "Gazebo" dimostrano in maniera inequivocabile come l'ipotesi di occupare la stazione Termini da parte dei lavoratori non fosse mai stata presa in minima considerazione. Nel video gli operai in corteo gridano "Ministero, ministero, ministero.." a sottolineare la volontà di recarsi al Mise. Giunti in prossimità dello sbarramento delle forze dell'ordine il video dimostra come invece di girare verso sinistra, in direzione della stazione Ternini, la testa del corteo con lo striscione "Noi non ci stiamo" svolta verso destra, all'imbocco di un'altra via dove all'inizio c'erano pochi poliziotti.
Quando i funzionari di polizia che erano insieme agli agenti antisommossa a protezione dell'accesso alla stazione Termini hanno visto il corteo andare dall'altra parte, dove c'erano pochi poliziotti, sono accorsi in sostegno dei colleghi ed è a quel punto che si vede e si sente un funzionario di polizia in borghese con giubotto di pelle dire: "Caricate! Caricate!". Pochi istanti dopo sono partiti i respingimenti e le manganellate.
Nel video di Zoro si vede anche un funzionario di polizia, che pare essere lo stesso che ha pronunciato la frase "Caricate!", parlare con Landini e "chiarire" a caldo la dinamica dei fatti. Dal dialogo si capisce che la polizia non era stata informata preventivamente dello spostamento dei manifestanti dal luogo autorizzato della protesta al ministero dello Sviluppo Economico.
Oggi pomeriggio, intanto, tre pullman di operai dell'Ast partiranno alla volta di Bruxelles. I lavoratori di Terni hanno intenzione di allestire un presidio sotto il Parlamento Europeo e sotto la sede della Commissione Europea dove domani mattina si insedieranno i nuovi commissari.Gli operai hanno preso contatti con i parlamentari europei eletti nella Circoscrizione Centro Italia per avere un appuntamento ed esporre i termini della vertenza Ast.