Toscana, terra dei "no"? Nardella: "Se non finisco la tramvia non mi ricandido"

Intervista al sindaco di Firenze. "Aeroporto, mai vicini a una soluzione come adesso"

Il sindaco di Firenze Dario Nardella (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Il sindaco di Firenze Dario Nardella (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Firenze, 17 luglio 2016 - No a nuovo aeroporto, inceneritore, tunnel per la Tav, no pure a McDonald’s in Duomo. Al dibattito de La Nazione sono intervenuti il governatore Rossi, l’industriale Ricci, il presidente di Cr Firenze Morbidelli, lo scrittore Nesi. Oggi concludiamo con il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Sindaco Nardella, Firenze e la Toscana rischiano di passare da emblemi della Grande Bellezza a ostaggi del No.

Stiamo vivendo la più grande occasione di innovazione della nostra città e dei nostri territori a partire dalla realizzazione delle nuove linee della tramvia. Io ho ricevuto due anni fa il mandato di portare a termine le opere pubbliche decisive per lo sviluppo. Parlo del sistema dei rifiuti come dell’aeroporto, della tramvia come dello stadio. Certo che quando ci sono opere ferme da anni, di grande impatto sul territorio, come per l’Alta Velocità anche a causa di indagini giudiziarie, ritengo doveroso fare una verifica sulla adeguatezza e efficacia dell’opera alla luce delle innovazioni tecnologiche e delle ingenti risorse in campo.

Che fatica: quando si passa alla fase operativa i piani sono vecchi.

E’ uno dei mali italiani. Proprio per questo, a proposito dell’Alta velocità, i cui progetti risalgono a più di 20 anni fa, ho chiesto una riflessione. La mia non è una battaglia ideologica, ma una preoccupazione per il territorio. Tra gli obiettivi della Tav c’era quello di migliorare il servizio pendolare e il trasporto ad Alta velocità. Credo sia giusto verificare se sia ancora indispensabile scavare due tunnel e realizzare una stazione da 400 milioni di euro o se vi siano alternative meno impattanti con la stessa efficacia.

Il governatore Rossi ha detto che chi vuol cambiare il piano Tav dovrà passare sul suo corpo...

Lo scontro istituzionale va evitato, non porta a nulla, così come è opportuno abbassare i toni. Un conflitto con il Governo in questa fase danneggia Firenze e la Toscana. Dobbiamo lavorare in squadra approfittando della disponibilità già dimostrata dal Governo Renzi.

Uno dei mezzi per esercitare il no è il ricorso al Tar. Siamo una repubblica fondata sul tribunale amministrativo...

E’ vero. Ma la prima causa va ricercata in un eccesso di normative, talvolta contraddittorie. Come ha rilevato Morbidelli il primo obiettivo su cui lavorare è semplificare burocrazia e leggi. Solo così otterremo più legalità, più trasparenza e migliori controlli.

Il fronte del no si manifesta anche con la presunta, democrazia dei social. Lei ne è rimasto vittima quando ha cambiato idea per l’ apertura di McDonald’s in piazza Duomo.

Decidere senza ascoltare è prepotenza. Non ho mai cambiato idea su McDonald’s: pur avendo visto e apprezzato lo sforzo dell’impresa, ho maturato il convincimento contro l’ipotesi di apertura al Duomo dopo aver ascoltato migliaia di cittadini, sia di persona, sia attraverso lettere e mail, sia attraverso i social, uno strumento che non demonizzo.

L’aeroporto di Firenze sta aspettando l’ultimo via libera da un anno...

Sono 20 anni che parliamo dell’aeroporto, non siamo mai arrivati così vicini alla soluzione come adesso.

Aeroporto, termovalorizzatore, stadio. I nostri figli cosa vedranno prima?

Saliranno presto sulle nuove linee della tramvia, un’opera sulla quale in pochi credevano fino a qualche anno fa e che rappresenta il cuore del mio impegno: se non venisse realizzata per nostra responsabilità non mi ricandiderei sindaco.