Alluvione Firenze, il dramma e l'orgoglio della città. E del suo giornale

La cronaca, i soccorsi, gli angeli del fango e La Nazione in prima linea: aperta al pubblico la mostra "L'Arno straripa a Firenze". Il mondo della politica, dell'economia e della cultura ricorda il 4 novembre 1966

I visitatori alla mostra nel giorno dell'inaugurazione (Cabras / New Press Photo)

I visitatori alla mostra nel giorno dell'inaugurazione (Cabras / New Press Photo)

Firenze, 5 novembre 2016 - Il dramma e l'orgoglio di Firenze e del suo giornale. La Nazione c'era e le sue pagine hanno fatto la storia. E il racconto di quei terribili giorni è oggi memoria scritta e indelebile. Impressa su quelle pagine che, nonostante i gravi danni dovuti allo straripamento dell'Arno nella sede di via Paolieri, raccontano il dramma e la rinascita. Ieri, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Leggi l'articolo), è stata inaugurata "L'Arno straripa a Firenze", la mostra che ricorda l'alluvione a cinquant'anni dalla tragedia di Firenze.

Oggi il percorso è stato aperto al pubblico e sono già tanti i visitatori e le personalità che hanno virtualmente sfogliato le prime pagine del giornale di allora grazie ai grandi tablet posizionati al centro dell'esposizione. A fare gli onori di casa la signora Marisa Monti Riffeser, presidente della Poligrafici Editoriale e il direttore de La Nazione Pier Francesco De Robertis. Un viaggio nel racconto quotidiano del dramma raccontato anche con anche edizioni straordinarie sul nostro giornale.

La mostra, che è ospitata nell'auditorium sala Attilio Monti de La Nazione, vede, all'ingresso, le prime pagine. Poi, in un percorso ideale attraverso il fiume, inizia la sezione multimediale. Con le foto dei lettori da sfogliare su appositi pannelli. Foto storiche, tirate fuori dai cassetti. Foto che raccontano le difficoltà di quei giorni, le storie di sopravvivenza, la stanchezza e la fame. Documenti preziosi perché in buona parte inediti.

"L'alluvione è stato Un evento drammatico che ha sottolineato la solidarietà e tutto quello che il mondo e i fiorentini hanno fatto per salvare la città", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, arrivato a La Nazione insieme al sindaco Dario Nardella: "Uno spaccato umano di quei momenti tragici. Vedere operai dediti, giornalisti e fotografi pronti a farsi in quattro per riprendere scene anche molto pericolose. Il tutto raccontato attraverso uno strumento a noi molto familiare, il giornale".

Nell'ultima sezione dell'esposizione è stato allestito un mini-cinema. Qui potrà essere visionato uno speciale filmato realizzato proprio in occasione dei cinquant'anni dall'alluvione, con testimonianze e filmati. La mostra, nella sede di viale Giovine Italia, è aperta fino al 19 novembre con ingresso gratuito in orario 9.30-12.30 e 15-18. La domenica la mostra sarà chiusa. 

All'apertura erano presenti tra gli altri anche Donatella e Lamberto Dini, Margherita Cassano, presidente della corte d'Appello di Firenze, Cosimo Maria Ferri, sottosegretario di stato alla giustizia, lo stilista Ermanno Scervino, l'imprenditore Wanny Di Filippo, il professor Cosimo Ceccuti, presidente Fondazione Spadolini, la regista Cinzia Th Torrini, il professor Sandro Rogari, l'attore Gabriele Lavia, Mario Cognigni, presidente della Fiorentina e Marco Giorgetti, presidente Fondazione teatro della Pergola.