Palio di Siena, il dottor Costa lo difende dagli attacchi animalisti

L'angelo custode di piloti e fantini a Siena per beneficenza

Trecciolino con il dottor Costa (Foto Di Pietro)

Trecciolino con il dottor Costa (Foto Di Pietro)

Siena, 25 novembre 2015 - «USANO il desiderio come medicina per continuare a fare ciò che amano. I piloti vogliono correre e i fantini andare a cavallo». Trecciolino annuisce: «Passione e sentimento è ciò che serve per affrontare ogni impresa». Claudio Costa colpisce cuore e mente con le sue verità. «Angelo custode» degli eroi del motomondiale ma anche di tanti ‘assassini’ della Piazza (guai però a svelarne i nomi), capace di sferzare gli animalisti quando parla di cavalli e Palio, sbarca a Siena per un’iniziativa benefica. S’inizia domani alle 18, a palazzo Clementini Piccolomini, con la conferenza-dibattito del deus ex machina della clinica mobile, Costa appunto, condita dall’intervento di fantini come Trecciolino, Il Bufera e Cianchino. E dalla presenza della Show Bike di Pramac racing team. Occasione per vendere il libro scritto dal medico su Marco Simoncelli il cui ricavato andrà alla fondazione che porta il nome del campione scomparso. Si finisce con la cena a ‘La Speranza’ che servirà per finanziare l’attività della onlus (prenotazioni 0577-271013 e associazioneeticaesviluppo.com). Così riparte l’attività di «Etica & Sviluppo» presieduta da Lucia Vichi. Costa (guarda il video), oltre a parlare della sua attività e del Palio, dei fantini,  si è soffermato anche  sul caso che ha infiammato l’ultima giornata del MotoGp mondiale, quello Valentino Rossi-Marquez. «La pista è un luogo dove non c’è la ragione, sennò nessuno correrebbe. Mi sono sempre battuto perchè quelli seduti su una sedia non decidessero delle punizioni per chi fa cose non legate alla ragione. Non avrei mai messo punizioni per i piloti che corrono», spiega. 

La.Valde.