Multe a invalidi e medici, è bufera sui varchi elettronici

"Abbiamo un regolare permesso. Per pagare i verbali servirà tutta la pensione"

Uno dei varchi elettronici (foto Attalmi)

Uno dei varchi elettronici (foto Attalmi)

Prato, 29 luglio 2015 - Medici e invalidi multati per centinaia di euro nonostante avessero il regolare permesso per entrare in centro storico. Scoppia la bufera intorno ai varchi elettronici che dal 3 luglio hanno cominciato ad elevare verbali in automatico senza che ci fosse bisogno della presenza dei vigili urbani. Decine di persone si sono recate ieri al comando della polizia municipale e negli uffici di Essegiemme per chiedere spiegazioni sul perchè gli siano pervenute a casa le multe per avere «bucato» la zona pedonale. Il caso più eclatante è quello di Maurizio Sulpizi, 75 anni, con regolare permesso per gli invalidi dal 2010.

L’uomo si è ritrovato nella cassetta della posta tre multe in altrettanti giorni e in arrivo ci sono un’altra decina di sanzioni. «La municipale sostiene che dobbiamo pagare perchè siamo in torto - racconta Francesca Medici, moglie di Sulpizi – Secondo i vigili dovevamo preoccuparci di comunicare il numero di targa dell’auto su cui viaggia mio marito, ma noi credevamo che funzionasse tutto in automatico, visto che avevamo rinnovato il permesso da poco». La situazione rischia di diventare davvero pesante visto che ogni multa ha un importo di 81 euro, ai quali vanno aggiunte le spese di notifica. «Rischiamo di dovere pagare quasi mille euro – prosegue Medici – praticamente va in fumo un mese di pensione in multe. Eppure abbiamo un regolare permesso per passare dalla zona pedonale. Servirebbe buonsenso. Anche perchè ci sono tantissime persone che abusano del permesso degli invalidi e invece noi che lo utilizziamo con pieno diritto veniamo tartassati». L’augurio di Medici è quello che venga organizzata «una class action contro il Comune» fra tutti coloro che sono stati «ingiustamente multati».

Anche un’ex candidata alla primarie del Movimento 5 Stelle, Gianna Mannelli, ha ricevuto il verbale per avere «bucato» la zona pedonale. Lei però aveva comunicato in tempo la targa dell’auto con tagliando per invalidi agli uffici di Essegiemme e solo per un disguido il sistema non ne aveva tenuto conto. Per questo non dovrà pagare la multa di 81 euro. Come detto sono tante le persone che ieri sono andate dalla municipale a chiedere spiegazioni sullesanzioni. Fra queste pure un medico che si è visto recapitare a casa due sanzioni in due giorni. «Ero infuriato – racconta – per fortuna mi hanno detto che c’era stato un errore nel sistema di inserimento delle targhe e che quindi non dovevo pagare i verbali. E’ stato un sollievo perchè per lavoro sarò passato dal varco di via Tintori almeno una ventina di volte nell’ultimo mese. E il mio non è stato l’unico caso: solo ieri mattina c’erano tre medici ad avere il mio stesso problema».

A protestare per le multe c’è anche Ilaria Bechi, residente di via Bartolini, questa volta però per un verbale di divieto di sosta. «Ho lasciato l’auto proprio prima della telecamera fra via Bartolini e piazza Santa Elisabetta - spiega - Ho parcheggiato lì per tutto l’inverno e i vigili mi hanno sempre detto che ero assolutamente in regola. L’altro giorno invece, all’improvviso, mi hanno multata e nessuno ha saputo darmi una spiegazione. Non capisco perchè paghiamo tutti gli anni un permesso per poi trovare la multa sul parabrezza, mentre le auto dei non residenti non vengono minimamente considerate dai vigili nonostante non possano parcheggiare in queste due strade».