Aprirne uno? Facilissimo

Obblighi di legge ridotti. Unico vincolo è l'uso di destinazione del fondo

kebab

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Siena, 21 novembre 2014 - Diversi i requisiti richiesti ma in fase pre-apertura, perché, poi, per alzare la serranda dell'attività, commerciale o artigiana che sia, in realtà basta un'autocertificazione.  La normativa nazionale del commercio, con 'distinguo' - delibera - locale, dice che kebab, pizzerie al taglio, gelaterie e qualsisia altro locale dove si somministrano alimenti ma senza servizio al tavolo sono inquadrati come attività artigiane, ovvero attività che lavorano e trasformano un prodotto. Allora i requisiti per aprire una di queste attività è che il fondo scelto abbia destinazione d'uso artigiana e sia a norma igienicamente parlando. I minimarket, invece, con vendita di generi alimentari sono attività commerciali, per cui il fondo deve avere questa destinazione d'uso e il titolare avere requisito professionale. Alle attività con somministrazione di cibo al tavolo (bar, ristoranti, osterie), infine, è richiesto il rispetto dei requisiti professionali, uso commerciale del fondo e norme igieniche-sanitarie.  La particolarità senese sta nel fatto che nel centro storico è individuata una zona 1 (piazza del Campo, Banchi di sopra e di sotto, via dei Termini e delle Terme, fino a piazza Gramsci) dove non si possono aprire nuove attività, ovvero occorre comperare la licenza di una delle esistenti. In zona 2 aperture senza limiti. Una volta assodato il possesso di questi requisiti, comunque, il titolare per iniziare a lavorare deve solo comunicare con una scia l'apertura dell'attività al Suap (sportello comunale): insomma basta un'autocertificazione (pec)  e si può aprire il giorno stesso della comunicazione.