Palio di Siena, è il grande giorno del Drappellone

Si svela oggi alle 19 nel Cortile del Podestà l'opera di Tommaso Andreini

Tommaso Andreini

Tommaso Andreini

Siena, 26 giugno 2016 - OGGI è il giorno più lungo per Tommaso Andreini, l’artista incaricato di dipingere il drappellone per la carriera di Provenzano, presentato da Margherita Anselmi Zondadari alle ore 19. Un giorno in cui ti passa davanti tutta la vita, in cui certezze e dubbi si dissolvono dopo una lunga notte: maledetti noi senesi che offriamo originalità anche quando si tratta di presentare il Cencio così ambito, in questa formula dove è il popolo che applaude, incoraggia oppure offre solo un brusìo di circostanza. Festa del popolo anche in questa occasione. I pittori senesi conoscono questa consuetudine, chiamarla tradizione è infatti un po’ troppo, e sono quelli che hanno l’anima nevrile, pronta a cogliere il senso più profondo di questa «consacrazione» ai contradaioli. Da quel momento, e Andreini lo sa benissimo, questa opera finisce per appartenere a chi l’ha realizzata per essere della Festa. Questo artista, non ancora quarantenne, è da sempre vicino alle Contrade, ai suoi simboli. La sua è una pittura sanguigna, forte, adatta a queste curve, a questi colpi di nerbo.

Vedremo come avrà interpretato il tema della fratellanza per uno stile che alcuni definiscono surrealista ma che non si fa imbrigliare da alcun confine di genere. Sicuramente sarà un cencio denso di particolari, da scoprire centimetro per centimetro, una sorta di manna dal cielo per chi ci vorrà trovare simboli reconditi, messaggi subliminari. Per la sua Torre ha offerto nel tempo preziosi lavori anche su legno, perché i nostri tamburi sono opere d’arte, e efficaci restauri. Poi le tante esperienze per manifestazioni folcloristiche italiane, la volontà e il rispetto per la tradizione, per la memoria. Ed eccolo a questa prova del fuoco: per il suo percorso artistico, dopo questo drappellone, nulla sarà più uguale. Il Palio ti forgia, ti cambia, ti porta a comprendere meglio il valore delle cose, il peso del tuo pennello.

Svolte artistiche sono state l’esposizione di Villa Strozzi a Firenze del 2011 e quella di Colle val d’Elsa al Palazzo dei Priori, due collettive dove ha potuto portare i suoi personaggi, i suoi colori, soprattutto i suoi accesi sentimenti. Ma oggi si dovrà confrontare con la sua gente, con lo spirito di una Festa, con la traduzione in colori di un sentimento universale. Il suo Palio, in pochi secondi, farà il giro del mondo e tornerà in quel Cortile del Podestà dove si farà sbocciare al giudizio impietoso dei senesi. Quei senesi che incontra tutti i giorni ma che oggi avranno un peso diverso per la sua anima di artista: soppeserà parole e giudizi, vorrà sapere se il suo cencio piace e, soprattutto, se ha fatto tremare il cuore della gente. Il drappellone è il sale dell’iconografia paliesca, lo ha insegnato un grande come Alessandro Falassi che, seduto nella grande nuvola dei senesi, non si perderà l’attimo folgorante in cui l’opera di Andreini sarà girata al mondo.

Massimo Biliorsi