Allarme Securpol: "Rischia di chiudere"

Tanti gli addetti anche nel Senese

Securpol

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Siena, 18 luglio 2017 - ALLARME SECURPOL: o si trova qualcuno a cui intestare la licenza entro il 25 luglio oppure l’istituto di vigilanza è destinato a sparire e con esso addio a 1500 posti di lavoro in tutta Italia, 130 ad Arezzo. A lancira l’ennesimo «sos» è la Uiltucs Toscana per bocca dei suoi rappresentanti Gennaro Cotugno, Luigi Marciano e Diego Loreto che spiegano: «Oggi (ieri per chi legge ndr) abbiamo incontrato il Prefetto Clara Vaccaro che si è dimostrata sensibile alle nostre richieste. Il punto è che bisogna trovare chi possa intestarsi la licenza per proseguire l’attività». La situazione viene da lontano, dal 2011 quando diversi rami dell’azienda furono trasferiti alla Futura 2011. Da lì una serie di passaggi, il fallimento nel 2013 e un’indagine che ha portato all’arresto di Angelo Menghini, «dominus» della Securpol Group Srl, il figlio Omar, 42 anni, e il braccio destro Roberto Parascandolo in relazione al fallimento di Futura. Secondo gli inquirenti del tribunale di Roma, gli amministratori pro-tempore della Futura 2011 Srl avrebbero utilizzato la società come « bad company» per compiere operazioni in danno dei creditori, che hanno portato al fallimento della società.

A seguito del procedimento, lo scorso luglio la Prefettura di Arezzo ha revocato la licenza con conseguente cessazione di attività, che decorrerà appunto dal prossimo 25 luglio. Fatto sta che, spiegano i rappresentant idella Uiltucs, «il curatore della procedura in Tribunale non ha ancora individuato il soggetto al quale intestare la licenza per la prosecuzione dell’attività. Per questo chiediamo che vengano sollecitati appunto i curatori affinché il soggetto venga designato. Nel frattempo, stiamo grantendo il servizio sperando che i clienti non abbandonino la nave. Tuttavia, la situazione è al limite». Anche perché ci sono problemi legati allo stipendio: «I lavoratori non hanno riscosso ancora lo stipendio di giugno, alcuni di loro non hanno nemmeno i soldi per andare al lavoro. È chiaro come si debba intervenire al più presto, il territorio non può perdere altri 130 lavoratori».