Nuova legge e sono guai. Il Palio di Buti adesso è a un bivio

Bisogna cambiare tracciato o cavalli. Oppure fermarsi

 Il palio di Buti

Il palio di Buti

Buti, 21 ottobre 2016 -SONO giorni di tensione per il Palio di Buti che, nel giro di poco tempo, dovrà decidere in che modo ridisegnare i suoi confini. Tanti i dubbi, tra ipotesi di cambiamento del tracciato o di utilizzo dei mezzosangue al posto dei purosangue, fino alla possibilità – seppur remota – di non correre a gennaio. Tutto nasce dall’integrazione di agosto all’ordinanza Martini con novità riguardanti l’uso dei cavalli purosangue. L’ordinanza vieta l’utilizzo di purosangue inglesi nelle manifestazioni che prevedono corse di velocità e permette il loro utilizzo solo nei circuiti come gli ippodromi che seguono le linee guida del ministero. Lunedì, come riportato sulla pagina Facebook ufficiale del Palio di Buti, c’è stato un incontro con il Mipaaf in cui gli organizzatori del Palio hanno portato avanti le istanze del popolo delle contrade chiedendo di continuare a utilizzare i puri nel rispetto della tradizione. Il funzionario ha affermato però che il percorso non è adatto ai purosangue. La Commissione di Vigilanza ha spiegato anche che Buti potrà continuare a utilizzare i purosangue solo se modificherà il tracciato in modo tale da renderlo conforme alle linee guida che seguono gli ippodromi. «La morfologia del percorso non può essere cambiata – spiega il presidente del seggio Lorenzo Caturegli – e in realtà avevamo già effettuato delle modifiche per garantire gli standard di sicurezza dei manuali del Mipaaf». Dopo anni e anni di storia arriva così una sorta di spartiacque che ridisegna i tratti e le caratteristiche di una manifestazione che ormai è parte integrante del tessuto sociale di Buti. Si correrà con i mezzosangue? Verrà modificato ulteriormente il percorso? Lo decideranno i contradaioli. Entro 15 giorni infatti verrà organizzata un’assemblea aperta a tutta la popolazione per decidere il futuro del Palio di Buti. Un momento molto delicato per i butesi: «Non c’è una scelta più giusta di un’altra. Io farò di tutto per correre il Palio a gennaio – spiega Caturegli – ma la decisione di come correre deve essere presa tutti insieme».

Johara Camilletti