Giallo di Sarzana, l'architetto morto per un colpo di pistola. Due interrogati / FOTO

I risultati dell'autopsia. Il medico legale ha trovato il proiettile. Non si esclude il suicidio

Il luogo del ritrovamento del cadavere. Nel riquadro la vittima

Il luogo del ritrovamento del cadavere. Nel riquadro la vittima

Sarzana, 23 ottobre 2017 - E' stato un colpo di pistola in bocca ad uccidere Giuseppe Di Negro, 50 anni, noto architetto. L'uomo è stato trovato senza vita da due ragazzi sulle sponde del fiume Calcandola nella serata di sabato 21 ottobre. I risultati dell'autopsia parlano chiaro: l'uomo, che aveva una brutta ferita alla testa, è stato raggiunto da un colpi di pistola sparato in bocca. Ma intanto, i due ragazzi che hanno dato l'allarme sono stati interrogati. Avrebbero preso loro la pistola. Vengono sottoposti dagli investigatori al guanto di paraffina. 

Il medico legale ha trovato, esaminando il cadavere dell'ingegnere, il proiettile. E adesso si delineano meglio i contorni della vicenda. L'uomo potrebbe essersi sparato un colpo compiendo un gesto volontario. Togliendosi dunque la vita. Il proiettile sarebbe compatibile con quello di una calibro 38 special che aveva il padre della vittima, pistola che non si troverebbe più in casa del genitore dell'architetto. Pistola che appunto sembra avessero i ragazzi. I due hanno piccoli precedenti per stupefacenti ma secondo gli investigatori non avrebbero alcun ruolo con la morte dell'architetto. Avrebbero solo preso la pistola una volta scoperto il cadavere. La loro versione comunque è al vaglio.

Una vicenda che ha lasciato sotto choc Sarzana quella della morte dell'architetto. Un giallo che ha portato gli investigatori a indagare in più direzioni, soprattutto scavando nella vita dell'uomo.