Come sconfiggere lo spaccio in centro

Così si può fare. La ‘lezione’ di Perugia e Pistoia

Esercito e polizia municipale alla stazione del Serraglio

Esercito e polizia municipale alla stazione del Serraglio

Prato, 8 febbraio 2016 -  SPACCIO, tossicodipendenza e senso di impunità diffuso. Una realtà fatta emergere con violenza dal servizio de Le Iene, che però ogni pratese che frequenti il centro storico conosce fin troppo bene, ormai da tempo. Un problema che nel recente passato ha riguardato anche altre città relativamente vicine. Ecco, allora, che può essere utile capire come «gli altri» hanno arginato spacciatori e tossicodipendenti.

A PISTOIA una grossa azione è stata fatta per contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti. Molto insistiti, negli anni scorsi, sono stati i blitz portati a termine da carabinieri, polizia e guardia di finanza che hanno permesso, tramite attenta attività investigativa, di intercettare svariati quintali di droga e di dare un bel colpo al traffico illecito, faendo finire in manette anche i grossi spacciatori. Per quanto riguarda invece il «Pistoia Blues», la mossa strategica, dopo la morte terribile di una ragazza, è stata quella di eliminare il campeggio e di innalzare il prezzo dei biglietti, elevando al tempo stesso il target di riferimento della manifestazione.

ANCHE A PERUGIA, realtà che fino al 2012 ha vissuto una situazione in centro storico molto simile a quella di Prato, con le piazze principali in mano agli spacciatori magrebini, si sono utilizzati rimedi drastici per provare a ripulire il cuore della città. Un episodio in particolare ha fatto scattare la «guerra» allo spaccio: un paio di anni fa gli spacciatori del centro entrarono pesantemente in collisione con le forze dell’ordine, creando tafferugli e risse proprio di fronte al Duomo.

DA LÌ IN POI il questore di Perugia, Carmelo Gugliotta, è intervenuto in maniera capillare, andando ad intercettare quasi ad uno ad uno gli spacciatori magrebini e adoperandosi per i necessari provvedimenti di espulsione, visto che erano quasi tutti sprovvisti di permesso di soggiorno. Adesso il centro storico di Perugia (per esperienza diretta di chi scrive ed ha avuto modo di soggiornare un mese di recente nel capoluogo umbro) si presenta assolutamente libero da droga e spaccio.

CERTO, i problemi si sono trasferiti in altra parte della città, ma la prima impressione di turisti e visitatori e molto meno sgradevole.