
Boom ditte cinesi tra 2012-2103, +6,1%
Prato, 9 aprile 2015 - "Io vivo e lavoro in Italia e ho contribuito pagando fino all’ultimo centesimo di tasse alla crescita di questa città. Ne sono orgoglioso e il futuro di Prato sta a cuore a tutta la nostra comunità che si sente sempre meno corpo estraneo perché rappresenta il futuro di chi intende lavorare nel rispetto di regole comuni e condivise". È la dichiarazione morale di Wang Liping, vicepresidente Cna e presidente di Cna World China, che ieri ha ospitato nella sua azienda, la «Andrea e Yaoli», l’iniziativa «Cna World China 2.0 Percorsi di imprese consapevoli», un focus su integrazione e sviluppo. Evento al quale hanno partecipato circa 180 imprenditori orientali ed italiani, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi, il responsabile del progetto «Lavoro sicuro» Renzo Berti, l’assessore del Comune Daniela Toccafondi, il dg dell’Asl Edoardo Majno, il prefetto Maria Laura Simonetti. Una location non consueta ma «importante per lanciare un segnale di cambiamento nei rapporti tra la comunità cinese e quella italiana e per riconfermare l’impegno costante e il lavoro quotidiano di informazione e affiancamento che crediamo sia fondamentale per portare le imprese cinese all’emersione e all’integrazione», dicono Liping e il presidente Cna Claudio Bettazzi.
Dal 2013 Cna World China è cresciuta da 70 a oltre 260 soci, dei quali circa 160 hanno aderito al Patto per la sicurezza. Ecco i punti strategici su cui si è lavorato in questi anni:«emersione, rete di azione con istituzioni dopo i fatti tragici di via Toscana con un piano straordinario di controlli e ascolto delle esigenze di ogni singolo socio tanto che dei 262 soci attuali, oltre 160 cinesi hanno aderito al programma di emersione». L’incontro è stata l’occasione nella quale il presidente Cna World China ha lanciato cinque proposte concrete: «Prima di tutto la semplificazione della normativa, lo sviluppo delle relazioni Italia/Cina. Si devono mettere in campo tutele per proteggersi dalle truffe, come è successo da personaggi che si approfittano delle nostre difficoltà per spacciare per esempio certificati taroccati. Chiediamo più sicurezza con impianti di videosorveglianza in zone industriali. Infine proponiamo la realizzazione di strutture abitative».
Il governatore Rossi ha stigmatizzato che «l’illegalità è come una medaglia: ha due facce, una con gli occhi a mandorla e l’altra italiana». Non c’è bisogno di tante spiegazioni: «Il processo della tragedia di via Toscana ha dimostrato come ci sono anche italiani pronti ad affittare le fabbriche senza interessarsi di quello che accade dentro. Faccio un appello anche ai commercialisti che si facciano carico per favorire la regolarizzazione». Secondo Rossi «se Prato vuole avere un futuro economico deve per forza confrontarsi la realtà dell’immigrazione». Rossi chiede di continuare tutti insieme a lottare contro l’evasione fiscale, per l’istituzione del salario minimo. Per il console cinese Wang Fuguo «l’associazione sta svolgendo un lavoro proficuo a sostegno di aziende cinesi che vogliono regolarizzarsi». E se ancora il 70% di ditte cinesi non è regolare, il console spiega che «si vive un processo di globalizzazione economica: integrazione ed emersione non sono temi solo cinesi e solo pratesi».