Sesso nei centri massaggi. Perquisiti negozi e tre case

I titolari indagati per sfruttamento della prostituzione

Il centro benessere

Il centro benessere

Prato, 18 giugno 2015 - Quegli annunci che promettevano massaggi «particolari» non sono passati inosservati agli agenti della polizia municipale che hanno cominciato a indagare su due centri gestiti da cinesi. Uno si trova in vai Paronese, lo «Shanghai», l’altro in via Filicaia, «Giada», che ieri mattina sono stati perquisiti dalla polizia municipale sotto la direzione del comandante Andrea Pasquinelli. Sono finiti così nel registro degli indagati quattro cinesi, due donne e due uomini, che adesso dovranno rispondere di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione oltre che di favoreggiamento della permanenza di clandestini sul territorio nazionale.

Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Antonio Sangermano e dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi che hanno firmato l’ordine di perquisizione all’interno dei due noti centri benessere cinesi e in tre appartamenti di via Fra’ Bartolomeo dove le prostitute portavano i clienti adescati in strada. Nei tre appartamenti sono stati trovati centinaia di profilattici e denaro contante. Le perquisizioni sono scattate nella tarda mattinata quando l’attività dei centri benessere era nel pieno svolgimento. In tutto sono state trovate al lavoro due clandestine che sono state portate in Questura. Una era già stata fotosegnalata, mentre per l’altra la Questura ha chiesto il rimpatrio. Secondo l’accusa, i quattro titolari inducevano le donne a prostituirsi pretendendo in cambio una percentuale sulle prestazioni.

«Le verifiche sono cominciate dalle segnalazioni di alcuni cittadini e dagli annunci pubblicitari – ha spiegato Pasquinelli – L’attività veniva svolta nei due centri estetici ma anche nei tre appartamenti, sequestrati, dove era stato notato un viavai di persone sospette».Il centro di via Filicaia era già stato controllato in passato e l’attività sospesa per irregolarità legate alla titolarità delle persone che effettuavano i servizi.

Nel centro di via Paronese, invece, sono stati trovati e sequestrati farmaci utili per potenziare l’attività sessuale e 26 grammi di droghe leggere: gli agenti hanno accertato violazioni amministrative per presenza di personale non in regola con i requisiti professionali per un totale di 24.000 euro. Entrambe le attività sono state sospese. Il sindaco Matteo Biffoni ha ringraziato la polizia municipale e la Procura per il lavoro di controllo e indagine svolto in questi mesi: «Il contrasto all’illegalità è una battaglia che richiede impegno, professionalità e tenacia», ha detto.