Serraglio: parcheggio biciclette a pagamento. "Tariffa simbolica, per allontanare delinquenza"

L’annuncio di Alessi. Entro 10 giorni tessere in vendita da Essegiemme

Filippo Alessi

Filippo Alessi

Prato, 4 luglio 2015 - Entro dieci giorni il parcheggio per le biciclette del Serraglio sarà messo in sicurezza. L’assessore alla mobilità Filippo Alessi anticipa a La Nazione tempi e modalità del servizio: «Stiamo aspettando che arrivi il materiale per realizzare la chiusura dello spazio, - dice l’assessore - il tutto dovrebbe essere realizzato, al massimo, in una decina di giorni». Chi vorrà lasciare la bicicletta in sicurezza potrà rivolgersi ad Essegiemme per abbonamenti mensili o annuali: «Si tratterà di un prezzo simbolico, - continua Alessi - per tenere lontane droga e delinquenza. In poche parole, si potrà accedere al parcheggio solo tramite una tessera, che verrà rilasciata da Essegiemme. Questo è quanto possiamo fare come amministrazione: riempire i fondi, togliere gli accessi ai luoghi più nascosti, rendere più o meno attrattive alcune aree, a seconda delle utenze a cui ci rivolgiamo. Il compito della sicurezza, poi, spetta ad altri».

Nel frattempo, su Facebook centinaia di pratesi continuano a commentare le foto - pubblicate ieri sul nostro giornale - che ritraggono due uomini mentre si drogano in pieno giorno davanti al Pin. Leonardo Borchi, ad esempio, scrive: «La cosa che veramente mi rende triste, arrabbiato e mi fa sentire impotente è che per primi noi, gente corretta, gente per bene, non siamo più liberi, perché quando preleviamo ad un bancomat ci sentiamo in pericolo, la sera siamo costretti a guardarci intorno, a spostarci in gruppo, ad evitare di passare da certe vie, di parcheggiare in certi posti. E la cosa ormai succede sia di giorno che di notte. Non siamo liberi nella nostra città». Gli fa eco Simonetta Dogani: «Si deve iniziare a rispettare il prossimo, rispettando la legge e mettendo in pratica le regole del vivere civile. Queste schifezze non le vogliamo più». Alcuni utenti commentano le immagini le altre testimonianze: «La scorsa settimana in piazza Ciardi - scrive Claudia Moscardi - una signora bionda, distinta e di mezza età, si bucava su una panchina in pieno giorno. Da lontano ho avuto il dubbio potesse trattarsi di insulina, ma avvicinandomi ho fatto l’amara scoperta. Ho chiamato i carabinieri, che tra l’altro mi hanno confermato che la donna viene da Pistoia tutte le mattine. Roba da pazzi». Secondo Stefano Magni, «al Serraglio è la normalità. Si bucano anche nella stradina tra il parcheggio chiuso e la ferrovia. Che schifo...».

Altri iscritti a Facebook si sono spinti oltre, attirando le polemiche di una parte dei pratesi: «La mia umanità finisce davanti a chi si vuole così male - scrive un uomo - e soprattutto davanti a chi mette a rischio la salute degli altri. Sarò insensibile e cattivo ma non mi fanno pena, non mi interessano le loro storie, le loro vicissitudini, le loro debolezze, le loro sofferenze. Eroina uguale morte, lo sappiamo fin dalla nascita, eppure c’è chi la usa e chi si vuole ridurre così. L’importante è che non mettano a rischio la salute degli altri».