Ripetitore sul tetto del Flora, il centro si ribella: "Bloccatelo"

Alessi: "Abusivo, lo faremo rimuovere". Tomada: "Tutto in regola"

Lavori all'antenna dell'Hotel Flora

Lavori all'antenna dell'Hotel Flora

Prato, 24 ottobre 2014 - LA POSSIBILE installazione di un’antenna ripetitore non autorizzata per telefonia mobile sul tetto dell’hotel Flora spaventa chi vive e lavora in centro storico e in particolare nella zona di via Cairoli. Anche ieri sono stati notati operai intenti a effettuare lavorazioni sulla terrazza-tetto dell’hotel. E ciò non è sfuggito a chi opera nelle vicinanze. A segnalare il fatto e a farsi portavoce delle preoccupazioni di chi lavora nei pressi è la responsabile per la sicurezza dei lavoratori della Prefettura Rosa D’AgrosaLa dipendente dello Stato lavora ogni giorno negli uffici a fianco dell’albergo e parla a nome di tutti i colleghi. «Un mese fa - racconta - sono stati inviati due tecnici all’hotel Flora per fare alcune misurazioni sul tetto. Sono così venuta a conoscenza, in maniera del tutto casuale, della probabile istallazione di un’antenna ripetitore per telefonia mobile. Mi sono attivata immediatamente e ho scritto una lettera al Prefetto Simonetti, dove segnalavo quanto appreso. La preoccupazione è soprattutto per la salute di chi lavora e abita nella via».

MA LA QUESTIONE non è nuova. Nel febbraio del 2014, l’allora giunta Cenni bloccò l’installazione della suddetta antenna, attraverso una variante al «Piano di localizzazione degli impianti di telefonia mobile». Nella relazione tecnica si legge che la richiesta per via Cairoli 133 non è accordabile per «l’impatto sul contesto architettonico e monumentale dell’area». Si specifica anche che il nuovo sito di installazione sarebbe stato spostato in piazza San Marco. Nella lettera spedita al prefetto Simonetti, D’Agrosa ha sottolineato che già esistono due antenne ripetitori nelle vicinanze: una sul tetto della sede della Prefettura stessa, e l’altra sul palazzo della Provincia. L’inquinamento elettromagnetico, dunque, aumenterebbe ancor di più, andando ad investire residenti e commercianti della zona.

DAL CANTO suo, Rodolfo Tomada titolare e gestore dell’hotel Flora risponde: «Non sapevo che l’antenna non fosse autorizzata, perché la trattativa con Telecom va avanti da anni, e se ne è sempre occupato mio fratello, avvocato, venuto a mancare nel luglio 2013. Ho parlato con la ditta che esegue i lavori, la Vega ingegneria - continua Tomada - e che garantisce di essere in possesso di ogni autorizzazione necessaria per l’opera».

«IL RIPETITORE è abusivo - chiarisce l’assessore comunale all’ambiente Alessi - e i lavori verranno fermati nei prossimi giorni, perché mancano le autorizzazioni. La polizia municipale interverrà immediatamente». Se questo non dovesse avvenire, residenti e commercianti, mobilitati da un paio di giorni in seguito al propagarsi della notizia sono pronti ad intervenire con un esposto: «In pochi sanno cosa rischia di succedere - dicono - e chi frequenta l’area ha il diritto di saperlo».