Prevenzione dell'ictus, prevenzione in piazza

Domenica medici e volontari in piazza Duomo. Esame per i soggetti a rischio

Medici nelle scuole

Medici nelle scuole

Prato, 5 maggio 2016 – Domenica 8 maggio, in occasione della giornata nazionale per la prevenzione dell’ictus cerebrale, medici ed infermieri della Neurologia dell’Ospedale S. Stefano di Prato con i volontari della sezione Alice di Prato ( Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) saranno in piazza Duomo dalle 9.30 alle 18 a disposizione dei cittadini per fornire informazioni su come prevenire e curare la malattia.

Ai soggetti a rischio sarà eseguito un ecocolordoppler delle carotidi e delle vertebrali. L’ictus cerebrale è un deficit neurologico che insorge improvvisamente in seguito ad un disturbo circolatorio e si caratterizza per l’occlusione o la rottura di vaso del cervello. Questa malattia rappresenta uno dei più importanti problemi sanitari ed è la prima causa di invalidità permanente, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte.

L’impegno della giornata, è quello di sensibilizzare i cittadini ad una corretta prevenzione che potrebbe contribuire ad abbattere il numero dei casi, la prevenzione primaria per tutti, ma specialmente per le persone a rischio, si basa su una opportuna informazione sull’ictus e su una educazione a stili di vita adeguati. È stato infatti dimostrato che le modifiche degli stili di vita possono produrre una diminuzione dell’incidenza e della mortalità dell’ictus. Gli studi epidemiologici hanno individuato molteplici fattori che aumentano il rischio di ictus.

Alcuni di questi fattori (principalmente l’età), non possono essere modificati, ma costituiscono importanti indicatori per definire le classi di rischio. Altri fattori possono essere modificati con misure non farmacologiche o farmacologiche. I fattori di rischio modificabili ben documentati sono: ipertensione arteriosa, alcune cardiopatie (in particolare, fibrillazione atriale), diabete mellito, iperomocisteinemia; ipertrofia ventricolare sinistra, stenosi carotidea, fumo di sigaretta, eccessivo consumo di alcol, ridotta attività fisica.