Gli "amici pratesi" che festeggiano i premi Oscar

Dai candidati per i costumi, quasi tutti passati dall'Ob Stock, alla "voce" del documentario su Nina Simone, da Zamori a Calvani che recitò con la Vikander: ecco i link fra Prato e Hollywood 2016

Jenny Beavan con l'Oscar vinto per "Mad Max: fury road" (Ansa)

Jenny Beavan con l'Oscar vinto per "Mad Max: fury road" (Ansa)

Prato, 29 febbraio 2016 - Il legame tra il premio Oscar e la città di Prato, si consolida anno dopo anno. Anche nell’edizione 2016 non mancano le sorprese e le curiosità.

Naturalmente l’Ob stock è sempre presente. Pur non avendo fornito direttamente le stoffe per il film che ha vinto il premio come migliori costumi, praticamente quasi tutti i candidati di quest’anno sono passati spesso dal magazzino di Orlandini e Bernocchi che ha sede in via San Giusto. A partire dalla vincitrice Jenny Beavan per "Mad Max: Fury road". Per l’altro suo Oscar nel 1987 con "Camera con vista" aveva scelto proprio quelle stoffe, selezionate con cura tra scaffali del magazzino pratese. Stesso discorso per gli altri candidati; Sandy Powell in lizza per "Carol" e "Cenerentola", ha sempre scelto l’Ob stock nel corso della sua lunga carriera. Anche per i film che le hanno permesso di vincere ben tre statuette: "Shakespeare in love", "The aviator", "The young Victoria".

Infine il costumista spagnolo Paco Delgado sconfitto (a sorpresa) con "The danish girl". Il suo staff era passato in città quattro anni fa per scegliere i tessuti per "Les Miserables".

Altre curiosità riguardano la trionfatrice nella categoria miglior attrice non protagonista, la svedese Alicia Vikander, per il film "The danish girl". Nel suo film precedente, aveva lavorato a fianco di Luca Calvani. Entrambi nel cast di "Operazione U.n.c.l.e." diretto dall’ex marito di Madonna, Guy Ritchie. Per l’attore pratese un ruolo da cattivo in un film d’azione tratto da una famosa serie televisiva. E Calvani, durante la promozione all’uscita nelle sale lo scorso settembre, amava ricordare la collega Vikander definendola "una star in ascesa… una giovane attrice di cui sentiremo molto parlare in futuro". Così è stato.

C’è un "amico pratese" anche per il trionfatore dell’edizione 2016, il grande Ennio Morricone. Il maestro romano fa centro (finalmente) alla sua sesta nomination grazie alla partitura scritta per "The hateful eight" di Tarantino. Il grande esperto di musica Roberto Zamori ha collaborato a lungo con il musicista fresco di Oscar. E spesso si è occupato del restauro di alcune colonne sonore del passato firmate appunto Morricone, spesso andate perdute. A Zamori si deve il prezioso recupero e la ripubblicazione in cd, richiestissimi dai collezionisti di tutto il mondo.

Un’altra attrice candidata, Rachel Mc Adams per "Il caso Spotlight" ha nel suo curriculum un rapporto di collaborazione con un pratese. Marco Limberti infatti è stato assistente alla regia per il film che l’ha vista debuttare in cinema oltre quindici anni fa. La Mc Adams fu scelta (incredibile ma vero) da Paolo Virzì per "My name is Tanino".

Infine il documentario candidato sulla vita di Nina Simone, "What happened Miss Simone", nell’edizione italiana, è stato doppiato da un professionista pratese: Ivano Bini, voce storica di Rete Toscana Classica.