Nuovo distributore in via delle Fonti: esplode la rabbia

"Pronti a bloccare i lavori. Così ci togliete l'unico polmone verde della zona"

La protesta in via delle Fonti

La protesta in via delle Fonti

Prato, 27 aprile 2015 - «A chi serve un distributore in un parco? Politici dove siete?». Così recita lo striscione di protesta che gli abitanti di via delle Fonti hanno affisso lungo la declassata di viale Leonardo da Vinci. La rabbia dei residenti è esplosa quando sono venuti a sapere che nello spazio verde adiacente alla declassata è in corso il progetto per costruire un distributore di benzina, a pochissima distanza dalle loro abitazioni. La settimana scorsa una ventina di loro era scesa in strada con cartelli di dissenso per manifestare tutto il proprio disappunto.

La protesta è andata avanti con uno striscione diretto che non ha bisogno di tante interpretazioni. Il messaggio dei residenti è chiaro: «Il distributore non lo vogliamo». Secondo il progetto, la nuova struttura dovrebbe sorgere nel tratto verde tra l’ex fabbrica Banci e la vecchia sede dell’Enel che ha deciso di cedere una parte del terreno. «Non ha senso rovinare l’unico polmone verde della zona e abbattere gli alberi all’interno della pineta quando appena qualche metro più avanti, superata la questura, si trova già il distributore Q8, perlopiù nello stesso senso di marcia», fa notare Carla Fiesoli che poi aggiunge: «Si sente sempre dire che le zone verdi in città sono poche, che vanno protette e valorizzate, ma poi non si fa mai niente di tutto ciò».

Insomma, i residenti sono decisi a portare avanti la loro protesta e chiedono un confronto con l'amministrazione comunale: «Siamo pronti a fermare i lavori – attaccano i residenti – come mai si è deciso di dare il consenso a questo progetto? Vogliamo una spiegazione». «Da qualche anno – precisa Riccardo Pecorario, dirigente del servizio edilizia e attività economiche del comune – vige una normativa nazionale che cerca di incentivare la realizzazione di distributori di carburante al fine di favorire il contenimento dei prezzi. La disciplina che regolamenta la realizzazione di questi impianti esula dalle previsioni del piano regolatore. Il progetto è stato elaborato da diverso tempo, aveva avuto delle difficoltà riguardo alle distanze di sicurezza tra l'ingresso e l'uscita dall'impianto. Queste difficoltà sono state superate, il progetto risultava a norma e noi abbiamo rilasciato il permesso».