Inneggiava alla jihad e minacciava di emulare Charlie Hebdo, marocchino espulso

L'uomo dichiarava l'intenzione di portare i figli con sé nello stato islamico poiché era in attesa di chiamata dall'Isis

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Prato, 14 novembre 2015 - Inneggiava alla jihad. Per questo motivo ieri i carabinieri di Vaiano ieri hanno espulso da Prato, su decreto del ministro dell'Interno, un marocchino. L'uomo, Soufiane Kachani, 40 anni, sposato con un'italiana, due figli, si trovava in Italia dal 1998: non vi potra' rientrare prima di 10 anni. Dopo la strage di Charlie Hebdo, avrebbe minacciato di «emulare gli atti terroristici, dichiarando che il suo figlio più grande era pronto a compiere atti verso le scuole e manifestando l'intenzione di portare i figli con sé nello stato islamico poiché era in attesa di chiamata dall'Isis».  Il provvedimento, si spiega, è stato emesso «per motivi di prevenzione del terrorismo, nonché per gravi motivi di ordine pubblico e pubblica sicurezza». I militari, in una nota, spiegano che l'espulsione «scaturisce da una lunga e dettagliata attività informativa ed investigativa, dalla quale emerge che» l'uomo, Soyfiane Kachani, «ha raggiunto un profondo livello di radicalizzazione, attestandosi su posizioni particolarmente vicine all'ideologia jihadista».

Inoltre il marocchino avrebbe alle spalle «numerosi precedenti penali, anche con condanne definitive, per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti, spesso perpetrati attraverso una condotta aggressiva, sia fisica che verbale, nei confronti di familiari e vicini di casa. Kachani, dopo gli attentati di Parigi, ha accompagnato le frequenti azioni violente con proclami inneggianti all'Isis e alla guerra santa», minacciando appunto «di emulare gli atti terroristici». Ancora, non avrebbe «mai cercato una stabile occupazione lavorativa e non ha mai mancato di mostrare disprezzo per la cultura occidentale». «Atteso dunque che Kachani costituisce una minaccia per la sicurezza dello Stato e che può agevolare organizzazioni o attività terroristiche, il decreto di allontanamento è stato immediatamente eseguito previa emissione del provvedimento di accompagnamento alla frontiera del questore di Prato. Dopo la convalida del predetto decreto da parte del giudice di pace», ieri mattina, ed espletati gli obblighi amministrativi presso l'ufficio stranieri, il marocchino è stato condotto all'aeroporto di Fiumicino ove è stato preso in consegna da personale di scorta della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere per l'imbarco sul volo per Casablanca, avvenuto a tarda sera«.