Festa della Toscana, riflessioni sulla vita in carcere

Lunedì 30 novembre nel Salone consiliare dalle 9,30 anche alcuni detenuti della Casa circondariale "La Dogaia"

Festa della Toscana

Festa della Toscana

Prato, 28 novembre 2015 - La Festa della Toscana di quest'anno sarà una giornata di riflessione sulla vita in carcere oggi, a partire dalla riforma sui detenuti del Granduca Pietro Leopoldo del 1786. Lunedì 30 novembre dalle 9,30 nel Salone consiliare di Palazzo comunale alcuni ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Prato presenteranno gli elaborati del progetto "Credere nel cambiamento? Vale la pena" e rifletteranno anche insieme ad alcuni detenuti del carcere di Prato. "I ragazzi incontrati durante il percorso preparatorio nelle scuole nell'ultimo mese dimostrano che il cambiamento è possibile - ha affermato la presidente del consiglio comunale Ilaria Santi, che coordinerà l'incontro -. Alle Mazzoni un detenuto in semilibertà, raccontando la sua esperienza ai ragazzi, ha fatto emergere che, se compi un reato, è giusto che ti venga inflitta una pena, ma anche che la pena inflitta è necessaria al cambiamento della persona".

Oltre alla presidente del consiglio Ilaria Santi, all'iniziativa interverranno l'assessore alla Pubblica Istruzione Mariagrazia Ciambellotti, l'assessore alla Cultura Simone Mangani, il direttore della Casa circondariale "La Dogaia" Vincenzo Tedeschi e il garante dei diritti delle persone private della libertà personale Ione Toccafondi. "Abbiamo creato le condizioni affinché i ragazzi delle scuole potessero entrare in carcere e alcuni detenuti potessero uscire fuori - ha detto l'assessore alla Pubblica Istruzione Maria Grazia Ciambelotti -. Abbiamo ricevuto un'alta e inaspettata adesione.

L'incontro tra i ragazzi delle scuole Puddu e un ragazzo albanese in carcere è stato davvero toccante e fondamentale per l'affermazione di certi valori, a partire da quello dello studio". Partecipano al progetto le tre terze medie delle scuole Malaparte, Mazzoni e Puddu, una terza media delle Ser Lapo Mazzei e una quinta elementare di San Niccolò. Cinque le modalità di incontro e di scambio tra i soggetti che partecipano al progetto: oggi alcuni ragazzi delle scuole Puddu si sono recati in carcere, domani la compagnia Metropopolare discuterà il tema della pena di morte alla scuola Puddu, il 2 e il 3 dicembre sei classi delle Malaparte visiteranno Palazzo Pretorio e Palazzo comunale, a gennaio infine Palazzo Pretorio sarà raccontato in carcere attraverso alcune immagini ad alcuni detenuti che successivamente avranno la possibilità di visitarlo.