Alba da far west al pronto soccorso

Un uomo minaccia i sanitari con le mani sporche di sangue e prende a pugni il vigilante della Securitas

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Prato, 12 ottobre 2015 - DOMENICA da far west al pronto soccorso del «Santo Stefano». A seminare panico in corsia alle prime luci dell’alba di ieri è stato un uomo di origini marocchine, che alle 6 ha iniziato a dare in escandescenza, una volta varcata la soglia del dipartimento di emergenza urgenza. Medici ed infermieri hanno dovuto richiedere urgentemente l’intervento delle guardie della Securitas Metronotte, che sono in servizio all’ospedale di Galciana.

I vigilanti, appena entrati in turno, si sono precipitati al pronto soccorso e si sono trovati di fronte quell’uomo in stato di agitazione. Lo straniero, che è arrivato al pronto soccorso con un taglio alla mano e con il viso insanguinato, stava urlando contro il personale sanitario, sputando sangue e spargendolo per terra e addosso agli stessi operatori ospedalieri. Le guardie della Securitas Metronotte hanno cercato di far tornare alla ragione quell’uomo ferito, invitandolo a stare calmo e a farsi medicare. Ma non c’è stato niente da fare. Lo straniero ha iniziato ad inveire anche contro di loro, urlandon minacce ed offese di qualunque genere. 

DALLE PAROLE, purtroppo, l’extracomunitario è passato alle mani, alzandole proprio contro uno dei due vigilanti accorsi in pronto soccorso. L’uomo si è scagliato contro la guardia colpendola al viso, allo zigomo sinistro e provocandogli una ferita e varie contusioni sul corpo. A questo punto, i vigilanti della Securitas Metronotte sono dovute passare alle maniere «forti» e hanno dovuto bloccare il marocchino per evitare che facesse altri danni. Nel frattempo il personale sanitario, che ha assistito a tutta questa scena, ha telefonato alla centrale del 113 chiedendo l’intervento dei carabinieri. La guardia della Securitas Metronotte che è rimasta ferita a causa dell’aggressione del paziente straniero, è stata medicata ed è stata giudicata guaribile con una prognosi di cinque giorni. Non è la prima volta che il pronto soccorso si trasforma in una specie di far west di fronte agli occhi attoniti degli altri pazienti. Il problema della sicurezza in ospedale è stato più volte sollevato anche dai sindacati che si occupano del comparto sanità. Con il trasferimento dell’ospedale dal Misericordia e Dolce in centro al Santo Stefano a Galciana non è stata prevista la realizzazione di un posto di polizia interno al pronto soccorso. La sicurezza è garantita dalle guardie dell’istituto di vigilanza Securaitas Metronotte che però debbono controllare tutto il presidio ospedaliero.

Sara Bessi