Dehors, il 93% dei locali adesso è in regola

Toccafondi: "La città così è maggiormente rivolta ai fabbisogni dei giovani e più attrattiva"

Un dehor

Un dehor

Prato, 16 ottobre 2015 - Riqualificazione del centro storico e riorganizzazione dei dehors, lo spazio esterno di un pubblico esercizio con sedie e ombrelloni per il ristoro e la consumazione sul posto. E' l'attività a cui stanno lavorando insieme da tempo Comune di Prato e So.ri e che ha portato a sanare situazioni di completo abusivismo. Oggi il 93% delle attività in centro storico si sono regolarizzate con i pagamenti e hanno ottenuto autorizzazioni con modalità volute dall'amministrazione.

54 esercizi su 58 risultano in regola sia sotto l’aspetto amministrativo che fiscale. I casi rimanenti sono attualmente al vaglio a causa della complessità della loro situazione. Sono infatti state sanate delle situazioni di completo abusivismo e sono state richieste autorizzazioni per nuovi dehors. Il loro numero in sei mesi è passato da 35 a 58, complice l’aumento dei punto vendita e di somministrazione di bevande e di cibo in città. Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle Attività Produttive Daniela Toccafondi: “La città si propone adesso come maggiormente rivolta ai fabbisogni dei giovani e più attrattiva. E' importante che tutti rispettino le regole, ed è nostra intenzione vigilare affinché questo avvenga”.

L'amministrazione comunale è infatti impegnata da sempre nel cercare di far rispettare a tutti le regole, per migliorare il centro storico non solo dal punto di vista estetico. La soprintendenza ai beni artistici si era inoltre espressa sui dehors chiedendo l’adeguamento ad uno standard che prevede sedie, ombrelloni e un parapetto dalla altezza massima d un metro. Nel caso che il dehor sia collocato in una posizione difficle e pericolosa a causa del traffico, è possibile che sia inserita una pedana di contenimento.

Fino a maggio 2015 circa i due terzi degli esercizi pubblici in centro storico che avevano un dehor erano abusivi o non provvedevano al regolare pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap), nonostante il canone proposto da Prato sia tra i più bassi di tutta la Toscana.

Dal 2010 ad oggi la metà degli esercizi esponeva un dehor privo di autorizzazione, mantenendo comunque invariati i dati di evasione fiscale. Oggi la situazione è completamente diversa grazie ad attività di confronto diretto e di incontro tra i titolari e gli assessori per trovare delle soluzioni e individuare il modo più corretto per superare le difficoltà dei singoli esercizi ha prodotto ottimi risultati. Le autorizzazioni espresse dalla sovrintendenza hanno durata limitata nel tempo così come le autorizzazioni per i dehors: i singoli esercizi commerciali devono quindi adattare gli spazi esterni alle nuove disposizioni quando si arriva a scadenza dei permessi.