Ubriaco e drogato, richiedente asilo cacciato dal centro di accoglienza aggredisce agenti

Feriti due poliziotti. E gli altri migranti si dissociano e non si uniscono alla sua protesta

Un momento della protesta del 3 luglio 2017 al centro di accoglienza

Un momento della protesta del 3 luglio 2017 al centro di accoglienza

Prato, 26 settembre 2017 - Pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, era ospite del centro di accoglienza Santa Caterina in centro storico, in via San Vincenzo, in quanto richiedente asilo. Dopo l'ennesimo comportamento inadeguato il prefetto aveva emesso contro di lui un provvedimento di allontanamento, firmato venerdì scorso ed eseguito questa mattina. Ma per la polizia, coadiuvata in questa occasione da operatori della Coop 22, non è stato facile portare via il nigeriano ventenne in questione.

Il giovane era ben noto perché aveva più e più volte violato le regole del centro di accoglienza, in particolare rientrando ubriaco o drogato. Non solo: più volte aveva tenuto atteggiamenti aggressivi, sia contro gli operatori della struttura che contro altri ospiti del centro di accoglienza; ma il giovane in questione era ben noto alla polizia soprattutto per il caos che provocò, insieme ad altri richiedenti asilo, davanti alla stessa struttura lo scorso 3 luglio, inscenando una protesta plateale durante la quale si denudò in strada.

Tra l’altro già il 6 settembre era stato denunciato per aver opposto resistenza all’esecuzione di analoghi provvedimenti di allontanamento e per aver danneggiato una Volante della polizia mentre veniva portato in Questura. Insomma, una testa calda.

Quando i poliziotti gli hanno notificato il provvedimento di allontanamento, questa mattina, il 20enne ha cominciato a gridare in inglese cercando di sobillare gli altri ospiti del centro, per creare di nuovo il caos intorno a sé. I poliziotti e gli operatori della cooperativa sono però riusciti a mantenere la calma, anche perché gli altri migranti non si sono fatti trascinare dal nigeriano ma anzi si sono dissociati, mantenendo un comportamento irreprensibile.

Quando i poliziotti hanno cercato di portare il 20enne in Questura, il giovane prima si è spogliato e poi ha cominciato a colpire e mordere  gli agenti. Alla fine è stato immobilizzato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I due operatori dell’Ufficio Immigrazione che sono stati feriti hanno riportato lesioni con prognosi di 20 e di 5 giorni, salvo complicazioni.