Bandiere e striscioni alle finestre di Oste. Misericordia, la guerra si allarga

Messaggi di solidarietà del Comitato cittadino a favore dei volontari che presidiano la sede di via Scarpettini

I volontari della Misericordia di Oste

I volontari della Misericordia di Oste

Montemurlo, 27 agosto 2016 - Bandiere gialle con strisce celesti e la scritta «Io sto con Oste» sventolano da venerdì, 26 agosto, da alcune finestre e terrazzi della frazione ostigiana. Un’iniziativa del Comitato cittadino nato in un agosto infuocato di caldo e di tensioni fra le due Misericordie di Oste e Prato.

«Fa piacere che i cittadini di Oste ci mostrino vicinanza», dice il presidente Daniele Bartoletti. E riguardo alla vecchia sede, la Misericodia di Oste conferma che ci sono state molte idee naufragate come la possibilità di ospitare l’Asl o il liceo Brunelleschi. «Da mesi l’amministrazione chiede la struttura per i profughi: ma l’esperienza passata non è stata delle migliori...», dice Bartoletti. Chi avrebbe, poi, gestito un simile servizio? Lo sgombero coattivo della sede di via Scarpettini è stata congelato dal giudice: tutto è rinviato a metà settembre, quando ci sarà la prossima udienza.

Ieri si è scatenato un botta e risposta fra il sindaco Mauro Lorenzini e il Comitato sul caso profughi, al punto numero due del volantino che sta circolando nella frazione. «Il Comune - esordisce Lorenzini - su indicazione della Prefettura, ha chiesto a privati e alle associazioni di mettere a disposizione strutture di accoglienza. E’ stata interpellata anche la Misericordia di Oste, che più volte in passato aveva chiesto all’amministrazione un aiuto per rendere redditiva la vecchia struttura, ma non abbiamo avuto riscontro positivo». Per il sindaco non è vero che è stata ridotta l’attività di l’integrazione nelle scuole: «In questa diatriba privata è bene che i bambini ne siano lasciati fuori». Immediata la replica del Comitato: «Ricordiamo al sindaco che nel 2015 invece di finanziare due corsi di italiano e cittadinanza attiva per stranieri, l’amministrazione ne ha finanziato uno solo. Nel 2016 non è stato emesso alcun bando. La Caritas di Oste ha dato vita ad un corso di italiano e cittadinanza attiva dedicato ai bimbi cinesi, previa richiesta di compartecipazione economica al Comune. La richiesta è stata respinta per mancanza di fondi».

Sara Bessi