La testimonianza da Barcellona: "Una situazione indescrivibile"

Niccolò Fanfani, pratese, con la moglie a Barcellona

Niccolò Fanfani

Niccolò Fanfani

Barcellona, 17 agosto 2017 - "La polizia ci sta evacuando adesso dal negozio ed è una situazione indescrivibile, di grande confusione ora pensiamo ad uscire. Non dimenticheremo mai questo viaggio e questa strage": alle 20,10 di giovedì Niccolò Fanfani e la moglie Paola Vanni erano ancora chiusi nel negozio Desigual a Barcellona, a distanza di oltre 3 ore da quando il furgone è piombato sulla Rambla, facendo una strage fra turisti e cittadini di un caldo pomeriggio d'agosto.

Niccolò Fanfani, 41 anni, bancario, è vicepresidente della Pro Loco di Carmignano.

"Mezz'ora prima dell'attentato – prosegue Niccolò – siamo entrati nel superstore Desigual ed eravamo nella zona dei camerini. A un certo punto sono entrate delle ragazze che urlavano. Lì per lì non si capiva cosa stesse succedendo". La security del negozio ha però intuito che era scattato un certo tipo di allerta, quella di protezione contro gli attentati terroristici tanto che hanno abbassato velocemente le saracinesche automatiche: in questo modo dentro al negozio, clienti e dipendenti sono più al sicuro. E la stessa misura di sicurezza è stata messa in atto dai superstore vicini come Fnac.

"Dalle vetrine – aggiunge Niccolò – abbiamo visto passare gente con le mani alzate e in strada c'era una grande confusione: pezzi di automobili, tavoli, sedie dei bar in mezzo alla strada, auto della polizia ovunque, ambulanze e quel furgone bianco fermo sulla pavimentazione colorata".

"Rientreremo sabato in Italia. Vedere queste scene di panico dall'interno di un negozio è sconvolgente".

ALTRE TESTIMONIANZE NEL GIORNALE IN EDICOLA VENERDI' 18 AGOSTO