Le suore non cadono nella trappola: smascherato il truffatore telefonico

Chiedeva soldi al convento fingendosi di Enel e Inps: «Mai creduto...»

I carabinieri hanno effettuato controlli alla stazione di San Romano

I carabinieri hanno effettuato controlli alla stazione di San Romano

Peccioli, 23 marzo 2016 - «Abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere di cittadine. In questi casi non c’entra niente la fede o il fatto che siamo suore». Suor Amelia è la superiora del convento delle Domenicane di Peccioli. Da oltre centocinquant’anni presenti nel centro storico del paese della Valdera, nelle scorse settimane le suore sono state contattate telefonicamente da un anonimo che prima si è spacciato per addetto dell’Inps e poi di Enel. Ma suor Amelia, che ha risposto tutte e due le volte al telefono, ha subito capito che si trattava di un tentativo di truffa.

«Non il primo, purtroppo e non l’unico – spiega interrompendo per qualche minuto la lezione in classe con i bambini della scuola dell’infanzia – Ci sono persone che tentato in vari modi di vendere qualcosa o di avere dei soldi. Ma noi, ad esempio, con l’Inps abbiamo contatti frequenti per vari motivi visto che molte suore sono anziane e con la pensione. Non vado certo a dare soldi per l’Inps a uno sconosciuto che telefona. Lo stesso discorso vale per l’Enel. Abbiamo la scuola materna nella nostra struttura, le pare che non paghiamo la luce con il rischio che ci lasciano al buio e non possiamo far entrare i bambini? Dopo la prima telefonata mi sono rivolta ai carabinieri e ho sporto denuncia».

E i carabinieri della stazione di Peccioli – che fa parte del comando compagnia di San Miniato – si sono immediatamente attivati per cercare di risalire all’autore delle tentate truffe. Durante la prima telefonata il truffatore aveva richiesto 2.500 euro per i contributi che sarebbero mancati nel profilo pensionistico di una suora. Nella seconda, invece, la richiesta per bollette dell’Enel non pagate era di 1.800 euro. I militari di Peccioli sono riusciti a risalire all’autore della tentata truffa dopo una serie di ricerche tramite i tabulati telefonici. Dal convento delle Domenicane, infatti, avevano avuto dettagli precisi sul giorno e l’ora delle telefonate. E così, prima hanno individuato un numero intestato a un trentasettenne foggiano abitante a Torino, con precedenti per reati simili, e poi ai numeri con i quali lo stesso aveva contattato il convento delle Domenicane di Peccioli

Tentativi di truffa sono stati commessi anche a danno di anziani residenti nello stesso territorio di Peccioli, in particolare nella frazione di Legoli. Ma le stesse vittime e in molti casi i familiari sono riusciti a evitare che le truffe andassero a segno.

gabriele nuti