Il Comune si riprende l'hotel Miravalle

Dopo la vittoria al Tar l'assessore Gozzini annuncia: "Nuova gestione entro l'estate"

Miravalle San Miniato

Miravalle San Miniato

San Miniato 11 febbario 2016 - Nuova prospettiva all'orizzonte: il «Miravalle» nuovamente aperto in estate, altra gestione, lavoro a regime. «Lavoriamo per questo», dice l’assessore al turismi Giacomo Gozzini davanti alla sentenza del Tar favorevole al municipio nel braccio di ferro tra amministrazione e gestione «uscente».

«Abbiamo predisposto gli atti per riprendere le chiavi dell’immobile la prossima settimana – aggiunge Gozzini – Una volta dentro, poi, ci metteremo subito al lavoro». Il primo passo sarà quello cdi convocare a colloquio i titolari delle cinque manifestazione d’interesse formalizzate l’autunno scorso quando fu pubblicato un bando con l’intenzione di andare velocemente ad una nuova gestione. Poi ci ci sono messe di mezzo le carte bollate. La società che aveva in mano le sorti dell’hotel dal 1999 ha impugnato al Tar la risoluzione unilaterale del contratto deliberata dal Comune il quale, a sua volta, aveva ufficializzato due ordinanze di sgombero. Le ragioni della scelta – secondo l’amministrazione – sarebbero nell’inadempienza dell’affidatario. «Le vie legali – ammette Gozzini – auspico che riescano a far recuperare all’amministrazione la parte ancora restante dei canoni d’affitto non versati». 

Ma questa è un’altra storia. L’importante ora è ripartire. «Valuteremo le proposte delle imprese interessate – aggiunge Gozzini – Ascolteremo non solo l’’offerta economica, ma anche i programmi e le intenzioni per rilanciare questa importante struttura non solo per San Miniato ma per l’intero territorio. In particolare, poi, la nostra città non può restare con Miravalle chiuso, specie con la stagione estiva e con il seguente periodo del tartufo». 

Quella che potrebbe essere arrivata a conclusione – non è escluso che il rigetto del Tar non sia impugnato dalla gestione davanti al Consiglio di Stato – è stata una vicenda lunga e dolorosa. «Indipendentemente dal ricorso eventuale - conclude l’assessore – noi rientriamo intanto in possesso delle mura e programmiamo in futuro». Il resto si vedrà.