Grillaia, scatta la raccolta di firme di Legambiente

Il sindaco di Lajatico Barbafieri: «No all’apporto di nuovi rifiuti, alla Regione abbiamo chiesto un’alternativa» Spunta l’ipotesi di un’indagine scientifica per arrivare ad un progetto definitivo e condiviso

La discaricaLa discarica

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Lajatico, 20 maggio 2015 - Sul futuro dell’ex discarica della Grillaia scatta la raccolta di firme. Sabato a Lajatico in piazza Vittorio Veneto per l’intera giornata Legambiente Valdera raccoglierà le firme per la messa in sicurezza e la chiusura definitiva senza portare nessun altro tipo di rifiuti alla discarica della Grillaia.All’iniziativa aderiscono anche il sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri e tutta l’amministrazione. E proprio il sindaco Barbafieri chiarisce la sua posizione e spiega che «finché si utilizzerà la discarica per fare propaganda politica non si arriverà mai ad una soluzione, come è accaduto in tutti questi anni dice – Se notate infatti, il tema si ripropone sempre in concomitanza delle tornate elettorali. La mia posizione è molto chiara. Come ho detto in Regione, ribadisco il mio no al progetto dell’attuale gestore: si tratta comunque di apporto di nuovi rifiuti la cui natura è tutta da chiarire. Inoltre non si capisce in quanto tempo si arriverebbe al completamento. In Regione sia Lajatico che Chianni hanno chiesto la possibilità di elaborare un’alternativa». «Sono certo di aver fatto bene e non ho mai pensato ad una soluzione che prevedesse nuovi rifiuti – aggiunge - Intanto però abbiamo guadagnato tempo. L’intervento a rifiuti zero è l’unica soluzione accettabile per il nostro territorio e richiede una ingente copertura economica che i Comuni non possono sostenere. L’alternativa dovrebbe inoltre essere accettata dagli attuali gestori dell’impianto. Reperire queste risorse non è semplice e richiede molto tempo che però non ci possiamo permettere. Poiché la Regione ha ribadito la validità dei protocolli d’intesa a rifiuti zero precedentemente approvati, ritengo quindi che questa sia l’unico interlocutore possibile per risolvere il problema. Cosa dobbiamo chiedere? Innanzitutto uno studio serio e scientifico per capire lo stato di salute della discarica. Ci sono troppe versioni contrastanti sul tema». «In secondo luogo mi pare inutile ribadire che la soluzione a rifiuti zero sia auspicabile da chiunque – conclude - Il problema sono i costi e le eventuali coperture che la regione, al momento, si è dichiarata impossibilitata a sostenere. Propongo quindi ai colleghi di Terricciola e Chianni di convocare sul territorio i rappresentanti della Regione al fine di vagliare tutte le possibili coperture finanziarie per attuare la soluzione a rifiuti zero».