San Miniato, scatta l'ordinanza anti-nomadi, "Qui mai più carovane"

Il provvedimento del sindaco già divide i cittadini

Un insediamento rom

Un insediamento rom

San Miniato, 21 giugno 2017 - I cittadini s’interrogano e si dividono. Tra chi di nomadismo neanche vuol sentir parlare. E chi si pone comunque il problema etico di un popolo con i suoi usi e costumi e che, comunque, un posto lo deve pur trovare. La decisione del Comune di San Miniato, di impedire il campeggio in ogni angolo del territorio, scatena il dibattito. Mauro Luperini, pontederese, propone un interrogativo sul quale riflettere: «Se non c’è uno spazio idoneo per quel tipo di persone, come la mettiamo? Come si risolve il problema? Non certo mandandoli via sempre e comunque. Servono regole».

Non la pensa così Denis Sarperi al quale la posizione del Comune di San Miniato sembra una scelta attrezzata: «Bene la convivenza pacifica tra tutti, ma esistono leggi che devono essere rispettate da tutti, esistono luoghi dove alcune cose si possono fare ed altre no.

Essere nomade non ti autorizza a comportanti in maniera diversa dagli altri». Però Antonietta Fioretto ci richiama anche alle nostre radici, a quando gli italiani erano un popolo di migranti: «Dobbiamo fare a queste persone un’alternativa, non devono essere mandati via, specie se sono italiani. E spesso lo sono. Io sono una volontaria che tutti i giorni assiste chi ha meno fortuna di noi: ne vede di tutti i colori e credo che a molti, in Italia, farebbe bene fare un’esperienza come la mia».

Federico Scateni invece sta con il sindaco di San Miniato senza se e senza ma: «Io vedo quello che accade a Perignano, dove le carovane entrano ed escono da un’area di sosta che non è attrezzata per il campeggio fregandosene di tutto e di tutti. Anche della presenza di una catena.

Ben vengano scelte come quella che ha fatto San Miniato che chiede solo il rispetto delle regole e delle leggi. Spero che anche il sindaco di Casciana Terme Lari ne faccia tesoro e la applichi nel nostro Comune». Angela Russo, che vive nella zona di Santa Maria a Monte, però, riflette sula possibilità di dare un’opportunità a questi popoli che vivono migrando: «Servono soluzioni, verrebbe da dire che è giusto mandarli via, ma è anche vero che se tutti facessero come San Miniato per queste persone sarebbe un dramma. Forse è il loro ingresso nel nostro Paese che andrebbe regolamentato». Elody Staccioli conclude: «Questione difficile controversa, è certo però che la presenza delle carovane crea disagio e senso di insicurezza».