La gallina riciclona sarà premiata in Senato

Palazzo Madama: «E' fra le 100 eccellenze italiane»

Una signora che alleva le galline

Una signora che alleva le galline

Guardistallo, 2 novembre 2017 - «Se non fosse stato per la signora Diana… Guardi, voglio ringraziarla pubblicamente e raccontare come sono andate le cose. L’idea è tutta sua. L’ho incontrata in paese, una mattina, lei stava rientrando dai campi. Diana mi conosce da quando ero ragazzino. Le ho detto: ‘Dai Diana, prendi una compostiera, le doniamo come Comune’. E lei mi ha illuminato: ’Sandro io ho i polli, a smaltire gli avanzi della tavola ci pensano loro’». E la ‘cocca riciclona’ di Guardistallo adesso verrà premiata nientepopodimeno che a Palazzo Madama. In quale sala? Ironia del destino, nella Sala Koch.

Sì, proprio così: il progetto sui pennuti utilizzati come compostiere, con tanto di sconto in bolletta per chi adotta polli, tacchini o galline che si nutrono degli avanzi di pranzi e cene, verrà insignito di un riconoscimento in Senato, con una pomposa cerimonia in agenda a Roma per il prossimo 16 novembre.

«E pensare che agli inizi tutti mi prendevano in giro, pure i miei consiglieri – ci ride su il sindaco Sandro Ceccarelli – ed ora guardate dove siamo arrivati. Non sto nella pelle. Siamo fra le cento mete d’Italia scelte dall’Osservatorio delle eccellenze italiane ed entreremo nell’omonimo volume che in pratica verrà distribuito nei consolati di tutto il mondo. Guardistallo, grazie a questa idea che all’inizio pareva così folle e stravagante, verrà riconosciuto come Comune che ha intrapreso un cammino importante per promuovere un’idea originale ed autentica, a favore del benessere dei cittadini, in linea con le radici contadine ed autentiche del nostro paese. Io non mi vergogno a dire che siamo un paese di contadini, anzi per me è un grandissimo onore».

A Guardistallo ci sono già una quindicina di famiglie che hanno sposato la vulcanica idea del sindaco e che utilizzano gli animali dei pollai come compostiere. L’idea è piaciuta, eccome, non solo agli abitanti del piccolo borgo con affaccio sul mare, ma ha stuzzicato la curiosità anche di altri Comuni dello Stivale

. «Pensare che adesso questo progetto lo stanno ricalcando pari pari anche in un campanile del Sud Italia – dice Ceccarelli – ci hanno contattati anche dalle isole Eolie, dove vorrebbero allargare l’idea di «Adotta una cocca» a capre e maiali». Insomma, anche l’idea più semplice, domestica e ruspante può diventare un’arma vincente. Guardistallo docet, non c’è che dire. «Figuriamoci se pensavo minimamente di finire premiato in Senato – Ceccarelli, come sempre, mastica un linguaggio schietto e diretto – da quando ho lanciato l’idea, più o meno un anno fa, mi hanno contattato radio e televisioni, sono stato intervistato da Pif, ed ora arriva anche questo importante riconoscimento. Non smetterò mai di ripeterlo: valorizzare le nostre radici contadine può diventare un’opportunità grandiosa».