San Bartolomeo, ricorso accolto

Il parcheggio sotterraneo non si farà

L'area dietro la chiesa di San Bartolomeo

L'area dietro la chiesa di San Bartolomeo

Pistoia, 2 agosto 2016 - Il parcheggio in San Bartolomeo non si farà. A dirlo è la sentenza del Consiglio di Stato, che ha riconosciuto la legittimità della deliberazione della giunta comunale di non approvare il piano di recupero. Con questa sentenza si chiude, di fatto, un contenzioso durato anni, che ha visti protagonisti da una parte il Comune di Pistoia e dall’altra la Napoletana Parcheggi s.p.a., ed iniziato nel 2012.

«Si tratta di una pronuncia che accogliamo con soddisfazione – dichiara il sindaco Samuele Bertinelli – il Comune continuerà a difendere quelle che crede essere le sue buone ragioni, la volontà di preservare un’area a verde nel cuore della città medioevale che, d’intesa con la Diocesi, potrebbe essere resa disponibile per la fruizione all’intera cittadinanza». Nel 2014, lo ricordiamo, la giunta comunale ha deciso di rigettare e, quindi, non adottare la proposta di piano di recupero presentata dalla parrocchia di San Bartolomeo e dall’asilo «Regina Margherita», comproprietari dell’area, e dalla società per azioni Napoletana Parcheggi. Le ragioni del no del Comune all’approvazione del piano di recupero sono state la non conformità urbanistica e il suo contrasto con l’interesse pubblico. Il progetto, infatti, risulta essere non conforme al «piano della Città Storica» perché prevede la realizzazione box-auto da vendere a privati da parte del soggetto attuatore. Infatti, il «piano della Città storica» ammette per quell’area esclusivamente la localizzazione di «parcheggi pubblici», anche interrati, mentre il progetto proposto prevedeva, oltre a 217 posti per auto e 24 per motocicli, anche la realizzazione e la vendita di 101 box auto da vendere a privati.

«La valutazione tecnica – chiarisce il Comune – ha inoltre mostrato come il piano non persegua l’obiettivo di recupero di piazza di San Bartolomeo. La norma del piano della Città storica, cioè, indicava la possibilità di recuperare in quell’area i posti auto allora presenti nella piazza - circa 50 –, che sarebbero andati persi con la pedonalizzazione. Tali stalli adesso non vi sono più, dal momento che l’amministrazione comunale, due anni fa, ha deciso di pedonalizzare la piazza. La proposta di piano presentato dai privati offre un progetto del parcheggio privato, mentre non elabora nessun progetto per la piazza, ad eccezione di una planimetria e di una stima sommaria generale dei costi, pari a 863.100 euro, in carico al Comune di Pistoia, e attribuisce ai proponenti il solo onere di una sistemazione temporanea della piazza San Bartolomeo, per un importo pari a 70.700 euro.

«L'assetto economico del progetto risulta squilibrato in favore della parte privata. Infatti, nonostante gli ingenti profitti, pari a circa 1,5 milioni di euro, derivanti dalla vendita dei box auto e dalla gestione del parcheggio, il progetto non contemplava l’assunzione delle spese necessarie al recupero e al restauro di piazza San Bartolomeo da parte del privato. Con la pedonalizzazione della piazza, si sarebbe dovuto prevedere anche un congruo ristoro in favore del Comune di Pistoia per i minori incassi – pari a circa 34.000 euro all’anno - dovuti all’eliminazione di 27 stalli a pagamento».