"Dormo in macchina da sette mesi, ho bisogno di una casa"

Paolo Bruni, ex elettricista, vive in auto vicino all'ospedale. Pochi giorni fa ha avuto un infarto

Paolo Bruni mostra tutte le sue cose

Paolo Bruni mostra tutte le sue cose

Pistoia, 24 agosto 2014 - SETTE mesi fa si è trovato improssivamente senza un lavoro, senza una casa dove stare e ha iniziato a dormire in macchina. Poi, come se il destino gli si fosse accanito contro, a 60 anni, Paolo Bruni (nella foto) poche settimane fa è stato colpito da un infarto, salvandosi soltanto a un intervento chirurgico. 

DA QUALCHE giorno ha sistemato la sua automobile vicino al parcheggio dell’ospedale San Jacopo, perchè continuamente bisognoso di cure e controlli. Lì continua a dormire, passa da solo le notti, combattendo con i pensieri più terribili. Bruni, ex elettricista, si lava come può e mangia quello che capita, magari comprandolo ad una delle macchinette automatiche dell’ospedale. La sua richiesta è la più normale per una persona che si trova a vivere in condizioni simili: una casa. Si è rivolto a qualche ente di assistenza e ai servizi sociali del Comune ma al momento nessuno ha risposto alla sua esigenza. Racconta la sua storia con voce pacata, con dignità, davanti alla macchina con la bauliera aperta che mostra le valigie. «Sono la mia casa, eccola qua», dice allargando le braccia. 

BRUNI ha lavorato per anni come elettricista, ma è stato uno dei tanti piccoli artigiani colpiti dalla crisi. Non si è perso d’animo e ha iniziato a fare qualche piccolo lavoretto come nel giardinaggio. «Sono elettricista ma mi adeguo — racconta ancora accennando un sorriso —. Purtroppo non posso tornare nella mia casa a Lupicciano e non ho trovato nessuno che mi aiuti. Come se non bastasse, a Ferragosto sono stato colpito da un infarto. Sono stato soccorso da alcune persone e portato all’ospedale di Prato dove mi hanno operato». Si è salvato, ma la sua odissea in macchina continua. «Ora passo le mie giornate all’ospedale, perchè ho bisogno di cure e perchè qui, almeno vedo persone. Ma vorrei una casa. Ne ho bisogno».