Rapina in gioielleria: "I miei genitori legati e rinchiusi. Siamo nel mirino"

Colpo in via Dalmazia. Il titolare: "Per ora nessuna traccia dell’oro"

Le ricerche dei Carabinieri vanno avanti senza sosta (foto di repertorio)

Le ricerche dei Carabinieri vanno avanti senza sosta (foto di repertorio)

Pistoia, 21 gennaio 2018 - Legati con delle fascette alle sedie e rinchiusi nel laboratorio. Il terrore nei loro occhi mentre i banditi, nell’altra stanza, portavano via tutto quello che trovavano. Un pomeriggio da incubo per i coniugi Ceccarelli che venerdì sera mentre sostituivano il figlio in negozio, la gioielleria Ceccarelli di via Dalmazia, hanno subìto una rapina.

L’ultima rapina nel punto vendita c’era stata nel 1984. Una brutta sorpresa, quindi, per Andrea Ceccarelli, figlio dei coniugi e titolare dell’attività, scoprire dai suoi genitori quello che era successo in sua assenza. L’imprenditore dell’oro parla di situazione allarmante per la categoria: tra rapine, truffe, furti e tentati furti i gioiellieri secondo l’uomo non hanno pace.

"Una categoria presa di mira quella dei gioiellieri – racconta – Non solo nel mio caso, basta parlare con chi ha un negozio come me per rendersene conto. Ogni giorno succede qualcosa". La paura è stata tanta anche perché i genitori anziani si sono visti minacciare con delle armi e sono rimasti legati a quelle sedie fino a quando non sono riusciti a liberarsi per poi chiamare le forze dell’ordine.

"Avrei preferito esserci io – spiega ancora incredulo –. Non hanno potuto vedere nulla, non sappiamo cosa hanno portato via, sto tentando di capirlo controllando ogni cassetto. La fuga poi è stata semplice. Hanno atteso che la gelateria qui accanto fosse chiusa per ferie per colpire. Così hanno avuto meno testimoni possibili".

Per ora le indagini sono ferme. I malviventi secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Pistoia erano in tre, tutti con accento del sud. A quanto pare hanno agito indisturbati e si sono dileguati con facilità. Il colpo avvenuto intorno alle 18 del pomeriggio è stato improvviso e veloce. Una volta entrati nel negozio Ceccarelli, armati di pistola e di un taser (dispositivo che viene usato per immobilizzare le persone usando l’elettricità) i tre, vestiti di nero e a volto coperto, hanno immobilizzato i coniugi e arraffato tutto l’oro possibile.

Non solo, avendo notato il sistema di videosorveglianza hanno smontato l’hard disk per portare via le immagini delle telecamere . Nessuno nei dintorni ha notato nulla e nei pressi del punto vendita non esistono altre telecamere che possano supportare le indagini. Le ricerche dei militari del Norm e del Nucleo investigativo di Pistoia continuano senza sosta.

Michela Monti