Accoltellata e soffocata nella casa in fiamme: parla il pachistano in carcere

Hussain Afzal, 29 anni, avrebbe fornito alcuni dettagli sull'atroce delitto di Sammommè. Lamiae Chriqi fu uccisa il 6 ottobre

Lamiae Chriqi

Lamiae Chriqi

Pistoia, 17 febbraio 2017 - Accoltellata ad una mano e poi rinchiusa nel bagno, dentro il quale non ebbe scampo, soffocata dalle fiamme appiccate alla casa. Un delitto atroce quello di Lamiae Chriqi, 28 anni marocchina, uccisa la sera del 6 ottobre scorso nell’appartamento in cui viveva col marito a Sammommè.

 

Un delitto dietro il quale ci sarebbe l’ossessione di un giovane respinto, Hussain Afzal, il 29enne pachistano, che da quel giorno si trova in carcere. Ieri mattina, a quattro mesi dall’omicidio, si è svolto nel carcere di Sollicciano a Firenze, l’interrogatorio davanti al pm titolare delle indagini, Giuseppe Grieco. Presente anche il difensore dell’uomo, l’avvocato Chiara Demattè di Firenze.

 

Il giovane pachistano, che nell’interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere, aveva chiesto in un secondo momento di essere ascoltato, ma l’interrogatorio era slittato per la mancata disponibilità di un interprete. Ieri mattina, Hussain Afzal avrebbe risposto a tutte le domande del pm fornendo, a quanto sembra, alcune precisazioni sul contesto in cui sarebbe avvenuto il delitto.

 

L’uomo avrebbe confermato, perciò, la confessione già resa davanti agli uomini della Mobile, che lo avevano arrestato a poche ore dal delitto. A questo punto non si esclude la possibilità che si vada incontro alla richiesta di rito alternativo, sulla quale dovrà poi decidere il gip di Pistoia. Hussein Afzal aveva conosciuto Lamiae e suo marito da alcuni mesi, dal momento che era ospite nell’ex albergo Arcobaleno, insieme agli altri richiedenti asilo. Fra gli accertamenti più recenti disposti dal dottor Grieco c’è stato il confronto del Dna del giovane con le tracce biologiche trovate sotto le unghie della povera Lamiae per stabilire se appartenevano al suo presunto assassino.