Bufera in Comune, sindaco e giunta presto in procura

Il vicesindaco Belliti: 'Spero di essere ascoltata al più presto'. Una posizione condivisa anche da Bertinelli

Il sindaco Bertinelli

Il sindaco Bertinelli

Pistoia, 20 gennaio 2017 - Il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, saprà lunedì se e per quali ipotesi di reato risulta indagato dalla Procura per la vicenda delle assunzioni del personale dirigente del Comune dove si procede per abuso d’ufficio, falso ideologico e concussione. Di lì a breve chiederà di essere sentito dagli inquirenti. A uno a uno, tutti i componenti della giunta comunale, e alcuni fra i dirigenti, stanno chiedendo alla Procura di sapere se i loro nomi sono iscritti nel registro delle persone indagate e perché. La prima risposta positiva, dopo la richiesta dell’avvocato Cecilia Turco, è arrivata due giorni fa per il vicesindaco Daniela Belliti e subito dopo Bertinelli ha informato la città dell’esistenza dell’indagine anticipata, i primi d’agosto, dal nostro giornale.

Dalla Procura nessun commento dopo la conferenza stampa, tranne l’informale conferma che le persone indagate sono diverse. Bertinelli è difeso dall’avvocato Giovanni Sarteschi del foro di Pistoia, il quale ha confermato che proprio ieri mattina ha presentato la formale richiesta – in base all’articolo 335 del Codice di procedura penale – per sapere se è indagato il sindaco, l’assessore a lavori pubblici e sport Mario Tuci e il capo di gabinetto, Simone Ferretti. Hanno fatto altrettanto anche gli assessori a sociale e attività produttive, Tina Nuti, difesa dall’avvocato Claudio Del Rosso, ed Elena Becheri (cultura e scuola). Il prossimo passo formale sarà, molto probabilmente, l’avviso di comparizione. La Procura infatti, almeno per il momento, sembrerebbe orientata per l’invito a comparire, un atto più ‘leggero’rispetto all’avviso di garanzia e che contiene una sintesi sommaria del fatto per il quale si è indagati. Ma il sindaco non aspetterebbe nemmeno quell’invito a comparire: «E’ da agosto – fa sapere l’avvocato Sarteschi – che chiede di essere sentito dagli inquirenti. Questo interrogatorio è ormai ineludibile».

Così il vicesindaco Belliti: «Non mi avvarrò mai della facoltà di non rispondere e spero che i magistrati mi ascoltino prima possibile». Questo lo stato delle cose mentre l’indagine non si ferma, né si è mai fermata da quando gli esposti, ormai due anni fa, cominciarono a confluire sulle scrivanie del procuratore Paolo Canessa: le denunce furono stilate da alcuni funzionari sulle presunte interferenze e alterazioni nei concorsi per l’assunzione di nuovi dirigenti (tutte ipotesi sempre respinte da Bertinelli che ha sempre rivendicato la trasparenza della sua amministrazione), ma anche dal segretario generale del Comune di Pistoia, Raffaele Pancari, che trasmise gli atti alla Procura perché riteneva che vi fossero violazioni di legge. E prima ancora da una lettera di denuncia della Cgil inviata al Comune: contestava i concorsi dei dirigenti, ritenendoli viziati.