Testimoni dell'attentato a Londra: "Abbiamo visto l'orrore"

La famiglia di Monsummano in vacanza: "Eravamo sulla ruota panoramica e non ci hanno fatto scendere"

La famiglia Manfrini

La famiglia Manfrini

Pistoia, 24 marzo 2017 - Sono stati testimoni in diretta dell'orrore di Londra. La famiglia di Monsummano, era in vacanza quando è avvenuto l'attentatoErano appena saliti sul London eye, la ruota panoramica sulla riva del Tamigi, per godersi il primo giorno della loro tanto attesa settimana di vacanza londinese, quando hanno visto nella zona di Westminster, proprio dall’altra parte del fiume, un grande subbuglio: gente che correva, auto della polizia, elicotteri e poi ambulanze.

«Abbiamo subito capito che era successo qualcosa di brutto, come un attacco terroristico racconta Simona Lamberti, che abbiamo raggiunto telefonicamente mentre si trova ancora a Londra con il marito e le due figlie adolescenti (in alto la foto della famiglia, che vive a Pieve a Nievole, ancora felice un’ora prima dell’attentato) – e ci siamo immediatamente preoccupati di cosa ci sarebbe successo. Prima di tutto perché non ci hanno fatto scendere dalla ruota per un po’ e soprattutto perché il nostro albergo si trova proprio nei paraggi di Westminster, dove ha colpito il terrorista».

La famiglia Manfrini è poi riuscita a tornare in albergo nel tardo pomeriggio, andando a piedi perché la città era paralizzata e anche le metropolitane erano state chiuse. «Per le strade poliziotti e militari fermavano i passanti per fare i controlli dei documenti e il clima di tensione era pesante, ma ci sono state date poche spiegazioni. Solo una volta arrivati abbiamo capito cosa fosse successo nei particolari, guardando in tv i telegiornali – spiega ancora Simona, che lavora in Comune a Monsummano – ovviamente la sera siamo rimasti chiusi in albergo e per tutta la notte abbiamo sentito sirene, auto che correvano e continuamente elicotteri in perlustrazione».

Londra è chiaramente una città ferita. Anche durante la telefonata di ieri si sentiva rumore di elicotteri in sottofondo, mentre la famiglia si stava avventurando a fare ugualmente una passeggiata per la città, decisa a non farsi rovinare la vacanza malgrado la drammatica situazione. «Abbiamo deciso di fare comunque un giro a Trafalgar Square – raccontano i quattro pistoiesi – ci hanno consigliato di stare in luoghi aperti, d’altra parte non ci sono molte alternative perché i musei sono chiusi e anche tutte le strade intorno a Buckingham palace e a Westminster sono off limits».

La famiglia pistoiese ha deciso anche di non anticipare il riento in Italia e dunque resterà a Londra fino al termine della vacanza, come previsto. «Sì, adesso cercheremo di ritagliarci attimi di normalità, sperando in bene per i prossimi giorni – conclude Simona Lamberti – se penso che solo un’oretta prima dell’attentato eravamo indecisi se andare a visitare Westminster o salire sulla ruota panoramica, mi vengono i brividi. E’ grazie alle mie due figlie, che hanno voluto a tutti i costi vedere il panorama da lassù, se non ci siamo ritrovati coinvolti nell’attentato».