In duecento sfilano contro il piano scuola

Studenti in corteo stamani nel cuore della città / FOTO

Il corteo a Pistoia. (Acerboni/FotoCastellani)

Il corteo a Pistoia. (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 10 ottobre 2014 -  Centinaia di studenti hanno partecipato questa mattina al corteo indetto da "Studenti Pistoiesi in Movimento" che si è snodato per le vie della città, in contemporanea con le manifestazioni organizzate in tutte le città d'Italia dall'Unione degli Studenti. Gli studenti, di tutte le scuole pistoiesi, sono scesi in piazza per esprimere la loro contrarietà alle politiche del governo Renzi, con riferimento in particolare al "piano scuola" e al "jobs act". La manifestazione ha chiesto al Governo di non cancellare l'articolo 18, e piuttosto di ridurre i contratti precari e introdurre un reddito minimo garantito.

A fronte degli annunci del Presidente del Consiglio, infatti, secondo gli studenti il "piano scuola" si tradurrà in una ulteriore privatizzazione della scuola pubblica e nella riduzione degli spazi di democrazia negli istituti. Nel mirino anche la mancanza di fondi per l'istruzione, contro i tagli della riforma Gelmini che sono stati riconfermati anche dall'attuale governo, e in particolare per l'edilizia scolastica; in piazza anche molti studenti del Liceo Classico, dove nella giornata di ieri il crollo di un pezzo di soffitto ha ferito un'alunna.

"Dietro le belle parole di Renzi si nasconde un nuovo attacco all'istruzione pubblica. - spiega Giulio Baldassarri, del collettivo SPIM - Gli studenti non possono più permettersi di sostenere ogni anno costi più alti per studiare, dai trasporti fino ai libri di testo. Mentre le scuole cadono a pezzi e la nostra generazione è condannata a un futuro di precarietà e disoccupazione, il governo cerca di trasformare le nostre scuole in aziende, aprendo ai privati e riducendo gli spazi di democrazia e partecipazione studentesca. Non ci stiamo, e saremo noi a far cambiare davvero verso al Paese. Il 25 ottobre saremo a Roma con la CGIL, per chiedere lavoro, dignità e uguaglianza".

Il sostegno alla mobilitazione degli studenti è arrivato anche da parte dell'ARCI di Pistoia. "Con la manifestazione di questa mattina, a Pistoia come nel resto d'Italia, gli studenti avanzano richieste che condividiamo. - dice Mattia Nesti, della segreteria ARCI - Il protagonismo di chi scende in piazza per chiedere un investimento reale sull'istruzione pubblica, gratuita e di qualità per tutti, è una risorsa per il paese. Sarebbe importante che il Governo riflettesse sulle richieste di questa giornata di mobilitazione: istruzione pubblica e lavoro sono due temi decisivi per uscire dalla crisi in cui l'Italia sta sempre più affondando. Proseguire sulla strada della privatizzazione dei saperi e della precarizzazione del mondo del lavoro sarebbe un errore gravissimo".