Allarme sostanze cancerogene nell'acqua potabile di Agliana

Acquabenecomune : "Convocheremo un'assemblea pubblica"

Rosanna Crocini

Rosanna Crocini

Pistoia, 16 marzo 2015 -  Analisi acqua, scatta l'allarme Pcb. Esito rassicurante per la presenza di amianto nell’acqua potabile, in base ai risultati sulle analisi di un campione prelevato il 24 febbraio dal fontanello all’interno del parco Pertini (lato via Roma). E’ invece elevata la concentrazione di Pcb. «Si tratta di policlorobifenili – spiega l’associazione Acquabenecomune Pistoia Valdinievole, presieduta da Rosanna Crocini --. Sostanze derivate da petrolio, catrame, vernici, sigillanti. La rilevazione nell’acqua di questo pericoloso elemento è associabile alla presenza dell’inceneritore. Secondo la scheda dell’Oms i valori riscontrati nel campione di Agliana sono estremamente preoccupanti. Il controllo della loro presenza è regolato dalla legge solo nelle acque di scarico, in quanto non è ammissibile la presenza, in nessuna quantità, nell’acqua potabile. Desta preoccupazione averne trovata una quantità elevata proprio nell’acqua che noi e i nostri figli beviamo, ossia quella analizzata in questa occasione».L’associazione Acquabenecomune rileva che i Pcb, una volta assunti rimangono nell’organismo e si accumulano nel fegato, nella pelle, nel cervello e nel grasso corporeo. 

Si tratta di sostanze giudicate talmente pericolose, sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente, da proibirne la produzione fino dagli anni Ottanta. Le analisi sono state effettuate su richiesta di qualche centinaio di famiglie (genitori di alunni che frequentano le scuole aglianesi e altri cittadini), con il contributo degli stessi richiedenti e di alcuni consiglieri comunali di Agliana e Pistoia che hanno dato il loro gettone di presenza. L’associazione Acquabenecomune si è resa disponibile come referente per le famiglie e il laboratorio di analisi. Al campionamento, per affidare ad un laboratorio specializzato l’incarico di analizzare l’acqua potabile, le famiglie erano giunte in seguito alla preoccupazione per la possibile presenza di amianto nell’acqua, esplosa nel dicembre scorso, una volta appreso che nell’acquedotto aglianese circa 23 km di tubature sono in amianto.«Il 27 marzo organizzeremo un’assemblea pubblica – annuncia Acquabenecomune -- chiedendo esplicitamente al sindaco di partecipare e spiegare i motivi della sua indifferenza, rispetto alla preoccupazione della gente e come ha deciso di tutelare la salute pubblica».

Piera Salvi