Chantal cavalca le onde oltre la disabilità

Ha conquistato il bronzo al Wind Festival

Chantal Pistelli McClelland

Chantal Pistelli McClelland

Pisa 4 ottobre 2016. Ha conquistato il bronzo nella sesta edizione del «Wind festival» di Diano Marina. Chantal Pistelli McClelland, giovane pisana dai mille talenti, è salita sul podio della prima regata mondiale per amputati (realizzata da Francesco Favettini con il suo programma «Corri sull’acqua»). Affetta da un’aplasia al piede dalla nascita, Chantal non si è mai arresa e il risultato ottenuto nella competizione è solo uno dei suoi successi. La Pistelli McClelland è anche una nota modella e un’affermata fashion stylist. A breve sarà una delle protagoniste di una pubblicazione inedita che, grazie agli scatti d’autore firmati da Micaela Zuliani, la ritrarrà nella sua totale e autentica bellezza. Chantal, ha cavalcato le onde, sfidato il mare e raggiunto il podio del Wind Festival. Non è andata male… «(Sorride, ndr) No, in effetti è andata bene. Sono molto contenta perché questa è la mia prima esperienza come atleta di wind surf, e per la regata mi sono preparata solo con 4 allenamenti grazie a Stefano Del Bono. Per me poi è stato un onore ricevere la medaglia da Alessandra Sensini, campionessa di fama internazionale». Quindi è da poco tempo che è salita sulla tavola da surf…  «Sì. L’occasione è stato il 'Walk camp' di Roberto Bruzzone dedicato allo sport nel mondo dei disabili, dove ho imparato a stare in equilibrio nonostante l’handicap. Da lì ho pensato di intraprendere una nuova avventura atletica in mare. Mi piacerebbe continuare a prepararmi con il mio allenatore Luca Mazzanti, ma non voglio lasciare il mondo della moda che calco come modella e consulente di immagine». Atleta, image consultant, indossatrice: è un esempio di dinamicità. La sua disabilità l’ha mai frenata? «Per me è uno stimolo piuttosto che un limite. Da piccola forse la consideravo come un ostacolo, un qualcosa che mi rendeva diversa. Mi imbarazzavano gli sguardi delle persone, i loro occhi fissi su di me. Adesso, però, non me ne importa. La mia disabilità è un’esortazione a spingere sempre di più e continuare a fare altro». Lei è stata immortalata da Micaela Zuliani in scatti boudoir. Come ha interpretato la seduzione?  «Il libro con le fotografie della Zuliani descrivere lo charme e la femminilità anche delle donne disabili. Mostra la loro sensualità e bellezza davanti l’obiettivo e non solo. Io ho semplicemente posato per Micaela e non vedo l’ora di vedere la pubblicazione (presto nelle librerie a fine ottobre, ndr)».  Ci svela il suo segreto? «Posso solo dire che bisogna provare a non scoraggiarsi mai. Non vedere limiti ma ostacoli da superare».