Caso Ragusa, la Procura: "Entro novembre chiederemo il processo"

Commentavano le trasmissioni di tv su Roberta. Gli inquirenti: "Logli parla al plurale, sapeva che c'era più di un testimone" MILLE GIORNI SENZA ROBERTA/ LOGLI PREPARA LA DIFESA / LOGLI VUOLE CAMBIARE LAVORO / LOGLI SIMULO' L'AVVISTAMENTO DEL TESTIMONE CHIAVE / IL CASO RAGUSA TORNA ALLA RIBALTA / "FU COSTRETTA A SALIRE IN AUTO, POI LOGLI LA UCCISE E DISTRUSSE IL CORPO" / LE INDAGINI SONO CHIUSE / LA PROCURA SCOPRE LE CARTE / LOGLI E L'AMANTE INTERCETTATI AL TELEFONO / FOTOSTORY

Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

Pisa, 10 ottobre 2014 - "Siamo orientati a concedere una proroga di ulteriori 20 giorni alla difesa per acquisire gli atti depositati e, in assenza di fatti nuovi, chiedere entro la fine di novembre il rinvio a giudizio di Antonio Logli". Lo ha detto il procuratore di Pisa Ugo Adinolfi, indicando le prossime mosse della Procura nell'indagine per la scomparsa di Roberta Ragusa, avvenuta la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Il marito è accusato di omicidio volontario aggravato dal grado di parentela e soppressione di cadavere. Domenica scadranno i primi 20 giorni dalla chiusura delle indagini e ne saranno concessi altri 20 prima che gli inquirenti scrivano e depositino al giudice per le indagini preliminari la richiesta di processare Logli.

Negli atti vi sono anche le relazioni conclusive dei carabinieri. I militari rilevano in Logli un "comportamento che pare osteggiare apertamente 'la macchina delle ricerche', mostrandosi insofferente alle attività di indagine e non rendendosi utile nei confronti di coloro che si adoperano per ritrovare la moglie". Negli atti si ricordano anche le frasi di un funzionario della protezione civile impegnato nella ricerche, che ai militari riferì: Logli "si è sempre mostrato distaccato e rispondeva a tutte le domande in maniera telegrafica senza far trapelare emozioni o apprensione di sorta".