Pisa, la proposta di Petroni: "Adesso pago io, poi trattiamo"

Il presidente gioca d'anticipo: "Bisogna fare in fretta per iscriversi alla serie B"

Il presidente del Pisa Fabio Petroni e il direttore generale Fabrizio Lucchesi

Il presidente del Pisa Fabio Petroni e il direttore generale Fabrizio Lucchesi

Pisa 20 giugno 2016. "Siamo pronti a mettere subito a disposizione i soldi per iscrivere il Pisa alla serie B. Poi ognuno sarà libero di fare la propria proposta d'acquisto delle quote della società". Pisa calcio: ecco l'offerta di Britaly post. Il gruppo del presidente Fabio Petroni ha deciso di giocare d'anticipo rispetto all'altro socio della Carrara holding, Fabrizio Lucchesi, e avanzare la propria proposta per accaparrarsi la società nerazzurra.

In un lungo comunicato Britaly prima "smentisce categoricamente di aver ricevuto offerte e tanto meno di aver effettuato richieste per la cessione della propria partecipazione nel Pisa" e poi si rende disponibile a fare un passo indietro. "Ribadiamo - dicono dalla società di Petroni - di aver già pubblicamente dato la nostra  disponibilità a cedere, entro il 15 luglio, le nostre quote (avendo già versato euro 1.560.000,00, oltre ad aver vincolato a garanzia l’importo di euro 142.000,00, per l’ottenimento della fideiussione depositata il 10 giugno.) al socio Lucchesi (che ha versato fino ad oggi euro 268.236 oltre ad aver vincolato a garanzia l’importo di euro 142.000,00, sempre per l’ottenimento della fideiussione), a condizione che lo stesso Lucchesi provveda al pagamento degli importi necessari, entro le scadenze previste, per l’iscrizione del Pisa al campionato di serie B e previa valutazione del valore della società al 30 giugno, quindi, ad iscrizione acquisita".

Infine Britaly rompe gli indugi e formula la propria proposta per il futuro del Pisa. "Per poter iscrivere il Pisa alla prossima serie B servono 1.208.122,45 entro il 7 luglio a cui va aggiunta una fideiussione da 800mila euro da depositare non oltre il 30 giugno. Noi siamo disponibili - scrivono - a mettere a disposizione della Carrara Holding queste somme  per consentire al Pisa di iscriversi correttamente e regolarmente al prossimo campionato di Serie B, senza penalizzazione alcuna".  Da qui poi le richieste a Lucchesi. "Dovrà costituire di un pegno da 1.249.942,76 euro che  verrà depositato entro le ore 19 del 21 giugno allo studio del notaio Angelo Caccetta".

Una volta messi nero su bianco questi passaggi preliminari la proposta del gruppo di Fabio Petroni è semplice: facciamo fare una valutazione complessiva del Pisa e poi ognuno faccia la sua offerta. "Entro e non oltre il primo luglio - scrive Britaly - i due commercialisti di fiducia indicati dalle parti individueranno il valore societario, su cui ciascuna delle due parti potrà formulare la propria offerta d’acquisto all’altra partendo dal valore minimo individuato dai due commercialisti. Si fa presente con chiarezza inoltre – conclude - poiché nel nostro agire non abbiamo mai posto in essere alcuna prevaricazione o atti illeciti  di possedere tutti i mezzi legali, economici ed istituzionali per contrastare qualunque tentativo di ottenere un ingiusto profitto da parte di chicchessia lucrando non solo sul patrimonio del Pisa,ma soprattutto speculando sulla passione dei tifosi".